giovedì 28 maggio 2020

Rocco Chinnici- E' così lieve il tuo bacio sulla fronte, 2019


Regia di Michele Soavi, con Sergio Castellitto (Rocco Chinnici), Cristiana Dall'Anna (Caterina Chinnici),Virginia La Tella (Elvira), Luigi Imola (Giovanni),Manuela Ventura (Agata), Bernardo Casertano (Paolo Borsellino), Paolo Giangrasso (Giovanni Falcone).


Il 29 luglio 1983 il giudice un'autobomba posta davanti al palazzo  in cui viveva con la famiglia causa la morte del giudice Rocco Chinnici, dei due agenti di scorta Salvatore Bartolotta e Mario Trapassi e il portiere dello stabile Stefano Li Muli.
Rocco Chinnici era da tempo nel mirino; in prima linea nella lotta contro la mafia ancora quando si diceva "la mafia non esiste",aveva da poco fondato il pool antimafia assieme a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello; il film ne ripercorre la storia personale e familiare, raccontata dalla figlia Caterina che da poco è entrata anch'essa in magistratura...





Tratto dal libro "E' così lieve il tuo bacio sulla fronte" ( ) di Caterina Chinnici, è un bello e doveroso omaggio al giudice che  per primo ebbe l'idea di fondare il primo pool antimafia     
Figura talvolta un po' dimenticata rispetto ai più noti colleghi Falcone e Borsellino, Chinnici viene raccontato attraverso gli occhi della figlia Caterina, anch'essa giudice e per qualche tempo collega del padre, un racconto affettuoso e un po' agiografico, anche se il giudice non era certo privo di difetti (un po' troppo severo sotto alcuni aspetti, ho provato pena per i poveri fidanzati della figlia).
Il film ripercorre ci racconta un uomo integerrimo dedito al lavoro e alla famiglia, ma anche molto umano nel suo lavoro e con le persone con cui aveva a che fare; una persona  concreta, semplice, capace di farsi rispettare senza autoritarismi o prepotenze, ma proprio per questo con molti nemici, sopratutto in un tempo in cui di mafia non si osava proprio parlare. 

Sergio Castellitto, ormai specializzato in interpretazioni biografiche,  ci regala un'altro personaggio impeccabile (manca un po' l'accento siciliano che invece gli altri personaggi hanno tutti), affiancato dalla giovane  Cristiana Dall'Anna  nel ruolo della figlia che sceglie di seguire le orme paterne anche dopo la sua morte. 
Data la storia e l'ambientazione, sfilano inevitabilmente i più famosi protagonisti di quella stagione, che al pari di Chinnici pagarono con la vita la loro giusta scelta di combattere la mafia: Terranova, La Torre, Mattarella, Dalla Chiesa, Falcone, e accanto a loro i tantissimi poliziotti e carabinieri uccisi. In questo film più che in altri ho percepito in maniera drammatica e pesante ciò che possono avere provato queste persone quando chiaramente, all'ennesima uccisione mafiosa, sapevano perfettamente che la loro fine si stava avvicinando. E nonostante tutto hanno scelto da che parte stare...



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