venerdì 25 marzo 2016

Lady Oscar ((ベルサイユのばら Berusaiyu no bara), 1982




 Regia di Osamu Dezaki e Tadao Nahgham , serie animata di 40 episodi trasmessa per la prima volta in Italia nel 1982. Sigla cantata da "I Cavalieri del Re". Nel 1990 cambia titolo in "Una spada per Lady Oscar", con sigla cantata da Cristina D'Avena.


Francia, 1770 circa: Oscar François de Jarjayes, figlia del conte De Jarjayes , sin dalla culla è stata educata come un ragazzo  in quanto il padre, dopo altre femmine desiderava tantissimo un figlio maschio che continuasse la stirpe; all'arrivo dell'ennesima femmina decise di allevarla comunque come una maschio, indirizzandola verso la carriera militare con notevole successo: a soli 14 anni Oscar è comandante della Guardia Nazionale ed il suo primo incarico è quello di scortare a Versailles la coetanea Maria Antonietta D'Austria che giunge in Francia per sposare l'erede al trono Luigi Augusto, nipote di Luigi XV.
Da quel momento il rapporto tra le due donne, entrambe destinate a una vita  grande e terribile assieme(seppure in modo diverso), sarà improntato alla stima e amicizia reciproca...



Tratto dal manga "La rosa di Versailles" di Ryoko Ikeda, è sicuramente uno dei cartoni animati più noti e amati in Italia, di quelli che hanno fatto la storia del suo genere. Non credo ci sia nessuno, dalla mia generazione in poi, che non l'abbia visto almeno una volta? Chi non ha imparato attraverso di esso le basi della storia della Rivoluzione Francese, o (in caso l'avesse già studiata) messo a confronto le proprie conoscenze con quanto descritto nel cartone?
La storia è talmente nota da non aver bisogno di essere riassunta e spiegata, e di certo si è detto di tutto e di più sulle sue possibili interpretazioni; e chiaramente non c'è bisogno di dire che gran parte di tali interpretazioni si basano molto sull'elemeno sessuale, nel cartone molto marcato e anche molto censurato (in Italia, all'estero non so).
La modifica più grossa fu fatta sull'assunto di base iniziale: nel manga nessuno, a parte i familiari, sa che Oscar è una donna: e quindi le dame alla corte la guardano con desiderio, e persino Maria Antonietta ha un'iniziale cottarella per lei. Nell'edizione nostrana, cambiarono tutto facendo che tutti sanno la strana storia di Oscar, e quindi i sospiri delle dame di corte sono di ammirazione, idem la simpatia di Maria Antonietta. Riesce quindi incredibile per il pubblico italiano credere che nella Francia del Re Sole il capitano delle guardie reali fosse una ragazzina di 14 anni...ci sono altri dettagli cambiati dalla censura, come nel caso dell'"intrigo della collana", ma il pubblico italiano, che non può notare tutto ciò non avendo visto l'originale, rimase conquistato (giustamente) da una storia affascinante, con personaggi indimenticabili ottimamente tratteggiati e sviluppati in un'arco temporale di una ventina d'anni circa, anche se devo ammettere che i miei preferiti non sono mai stati Oscar e Andrè (ma caxxarola, ma Oscar non poteva accorgersi prima di essere innamorata di Andrè?No, se ne accorge nel momento in cui muore.....), ma Maria Antonietta ( da giovane principessa vanesia e felice a regina triste, incolpata anche di ciò che non era vero, fino alla sua dignitosa morte), la cattiva Jean Balò (una dei migliori cattivi dei cartoni animati) e sua sorella Rosalie, la terribile Du Barry (altra cattiva di spessore) e Alain, l'amico di Oscar e Andrè.
Tante storie e tanti personaggi , alcuni veri e altri no, che si intrecciano in una rincorsa verso il disastro in un turbinìo di sentimenti, passioni e intrighi, che rendono questo cartone amatissimo ancora oggi, a più di trent'anni dal suo debutto.
Come spesso succede, per molti anni il cartone fu un completo insuccesso nel paese natale, il Giappone, mentre in Italia riscosse un successo enorme: addirittura la bellissima sigla cantata dai Cavalieri del Re raggiunse i primi posti della hit parade (cosa insolita per la sigla di un cartone animato), e nacquero vari libri e album dedicati a Oscar. C'era anche una bambolina, oggi pezzo rarissimo e quasi introvabile.



1 commento: