domenica 6 marzo 2016

Il caso Spotlight (Spotlight), 2015



Regia di  Tom McCarty, con Michael Keaton (Walter Robinson),Mark Ruffalo (Michael Rezendes),Rachel McAdams (Sasha Pfeiffer)


DA Wikipedia: 

Nel 2001 la squadra giornalistica "Spotlight" del Boston Globe, guidata dal neo-direttore Marty Baron, inizia una clamorosa indagine  che svela gli abusi sessuali  perpetrati da oltre 70 sacerdoti dell'Arcidiocesi di Boston  ai danni di minori; abusi che poi sono stati insabbiati dall'autorità ecclesiastica. Consapevoli dei rischi cui vanno incontro, mettendosi contro un’istituzione come la  Chiesa Cattolica Marty Baron e Ben Bradlee Jr., più i quattro membri della squadra investigativa del giornale: Walter Robinson, Mike Rezendes, Sacha Pfeiffer e Matt Carroll, sono determinati più che mai a portare la verità alla luce.



Vincitore del Premio Oscar come migliore film alla recente Notte degli Oscar, è tratto da un caso vero:Lo scandalo che, a cavallo tra il 2001 e il 2002, travolse la diocesi di Boston riguardo a numerosi casi di abusi sessuali perpetrati da sacerdoti a danno di ragazzini frequentanti la Chiesa.
Nonostante l'argomento, il film è però più un tipico film del filone "giornalistico" che un film dove viene sviscerata per bene l'inchiesta, con tutti i pro e i contro.
Certamente nel suo genere è fatto molto bene, anche se personalmente non vado pazza per questo tipo di film che- lo ammetto- dopo un po' cominciano a stufarmi; ed in effetti è stato così un po' anche per questo film, nonostante un ritmo sostenuto che non favorisce certo l'assopimento.
Il film si lascia vedere, ma il suo punto forte a mio avviso sono gli interpreti, tutti ottimi, tutti in parte che sanno fare anche gioco di squadra (non solo per esigenze narrative), tra cui spiccano Michael Keaton (tornato alla ribalta lo scorso anno con "Birdman") e Rachel McAdams (l'unica donna del gruppo).
L'inchiesta mostra come in ognuno dei giornalisti coinvolti tutto ciò che viene a galla smuova qualcosa  a livello di sentimenti e di coscienza, provocando dubbi e paure, mettendo in dubbio i riferimenti religiosi di alcuni e cementando l'ateismo di altri; la crisi più grossa l'avrà il personaggio di Michael Keaton, il quale ammetterà che anni prima aveva ricevuto una richiesta e del materiale da parte di una delle vittime, ma aveva messo da parte la cosa disinteressandosene. Se avesse cominciato subito l'inchiesta forse molti ragazzini si sarebbero salvati....
Non mancano ovviamente i momenti di pathos, quando le vittime raccontano la loro terribile esperienza.
Tutto sommato sì, direi che l'Oscar l'ha meritato, se non altro per l'argomento che solleva....







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