domenica 22 giugno 2014

Mary e il giardino dei misteri (アニメ ひみつの花園 Himitsu no Hanazono),1991

Regia di Tameo Kohanawa e Kaoru Umeno, serie animata in 39 episodi, trasmessa in Italia per la prima volta nel 1993 su Rete 4. Sigla cantata da Cristina D'Avena.


Mary Lennox, vivace bambina di dieci anni, è nata e cresciuta in India, ma quando i genitori muoiono a causa di un  terremoto fa ritorno in Inghilterra per essere affidata a Lord Craven, fratello della madre.
Per Mary le difficoltà non sono poche:abituarsi a vivere in un paese totalmente diverso dall’India e per di più in una grande casa deserta, se non per la presenza della governante Mrs Medlock, non è facile, ma un giorno conosce Dick, un coetaneo povero  fratello di una delle domestiche, con il quale stringe una forte amicizia; i due bambini scoprono che nella tenuta c’è un giardino seminascosto e abbandonato da anni, e all’insaputa di tutti decidono di prendersene cura…


Quando mia sorella era piccola per un periodo questo era stato uno dei suoi cartoni preferiti, e anche se ormai non ero più tanto piccola l'ho seguito volentieri anche io; tratto dal romanzo omonimo (1910 ) di Frances Hodgson Burnett è una storia sensibile e garbata, molto piacevole per i bambini ma anche utile per introdurre temi sensibili come la disabilità, la rielaborazione di un lutto, il sentirsi soli.
La piccola protagonista è la solita bambina che si vede spesso nei cartoni: simpatica, cocciuta,energica e piena di iniziativa (per molti aspetti ricorda Candy Candy), pian piano passerà dal subire il cambiamento avvenuto nella sua vita a essere essa stessa motore per tanti cambiamenti non meno importanti per chi le sta vicino; il tutto partendo dalla scoperta di un vecchio giardino segreto che lo zio assente aveva dato ordine severissimo di chiudere alla morte della moglie, e a cui la bambina dedicherà le sue energie, iniziando a farlo per superare il trauma della morte dei genitori e il conseguente allontanamento dai luoghi in cui è cresciuta; nell'impresa verrà aiutata anche da Dick, il fratello della sua cameriera con cui stringerà amicizia (entrambi i personaggi e la loro famiglia qui sono di colore) e dal  cugino disabile Colin, personaggio talvolta irritante che però proprio alla mancanza di pietismo degli amici troverà il modo di superare la propria disabilità.
Nonostante la serietà non mancano momenti divertenti, come in ogni cartone che si rispetti.





1 commento:

  1. Ciao cara, eccomi qui!
    Giuro che non ho mai visto questo cartone, non sapevo affatto della sua esistenza :-/
    Mi sembra che la trama rispecchi quella del libro e affronta temi sicuramente non facili, ma educativi.
    Grazie per la recensione ^_^

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