Regia di George Pollock, con Hugh O’Brian (Hugh Lombard), Shirley Eaton (Ann Clyde), Fabian (Mike Raven), Leo Genn (Generale Mandrake), Wilfrid Hyde White (Giudice Cannon),Marianne Hoppe (Elsa Grohmann),Mario Adorf (Joseph Grohmann), Daliah Lavi (Ilona Bergen),Dennis Price (Edward Armostrong), Stanley Holloway (Detective William Blore).
Otto persone sconosciute fra di loro vengono invitate a passare un fine settimana in un isolato castello di montagna raggiungibile solo con una teleferica da un misterioso ospite comune, che però non si fa trovare: ha lasciato a ricevere gli invitati solo due domestici, anch’essi ignari di chi sia il loro datore di lavoro dato che sono stati appena assunti tramite agenzia solo per una settimana.
La sera, la voce proveniente da un registratore nel mezzo della sala da pranzo annuncia a tutti i presenti che sono stati riuniti in quanto ognuno di loro , in modi e situazioni differenti, nel proprio passato si è reso responsabile della morte di qualcuno, e che per questo saranno punite…
Tratto dall’omonimo romanzo (1939 ) di Agatha Christie, è un bel film giallo, con buoni attori anche se sconosciuti (almeno per me, l’unico che ho riconosciuto è l’italiano Mario Adorf), girato con un buon ritmo e suspence crescente; peccato per il finale che, essendo diversissimo dal romanzo, stravolge interamente non solo il senso del film ma pure della storia (del resto la mania del lieto fine a tutti i costi ha fatto molte vittime nella storia del cinema). Comunque da vedere, ai fan del romanzo penso potrà piacere comunque…almeno fino al finale!
Ho sempre voluto leggere il libro, non sapevo ci fosse un film! Ma non amo quando stravolgono le opere letterarie!
RispondiEliminabè in questo caso forse merita comunque...
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