domenica 23 ottobre 2022

I fratelli Karamazov, 1969


 Regia di Sandro Bolchi, con Corrado Pani (Dimitri Karamazov), Umberto Orsini (Ivan Karamazov),  Carlo Simoni (Aleksej Karamazov),Salvo Randone (Fedor Karamazov), Lea Massari (Grusenka),  Carla Gravina (Katerina Ivanovna), Antonio Salines (Smerdjakov).     


.Dimitri,Ivan e Alekseji Karamazov sono tre fratelli, figli del vecchio e depravato Fedor Karamazov,che ha dissipato in gozzoviglie e vizi tra i più laidi tutto il patrimonio suo e pure quello che i figli avevano ricevuto in eredità alla morte delle rispettive madri( Dimitri è figlio della prima moglie, gli altri due della seconda).

Ciò è motivo di un’accesa disputa tra Dimitri e il padre, accresciuta dal fatto che entrambi sono invaghiti di Grusènka,una giovane popolana molto bella.Gli altri due fratelli assistono al conflitto impotenti; quando Fedor viene ritrovato assassinato, Dimitri è l’indiziato principale, ma questi giura di essere innocente…


Versione Rai dell'omonimo romanzo di Fedor     ( ), è uno dgli sceneggiati più di successo nella storia delle televisione italiana (con una media di 15 milioni di spettatori a puntata, un record anche per l'epoca), acclamato anche dalla critica. 

Meritatamente, perchè nonostante all'epoca la qualità di tutti gli sceneggiati fosse piuttosto alta, questo in particolare si distingue, oltre che per l'alto livello degli attori e dei professionisti coinvolti nella lavorazione, per il fatto di rendere  un romanzo molto complesso non solo ottimamente come adattamento ma rendendolo comprensibile e fruibile per il grande pubblico, il quale si appassionò alla storia talmente tanto da rilanciare le vendite del libro. 


Per me che amo molto questo romanzo è sempre un piacere vedere la cura e l'attenzione che traspaiono da questa trasposizione, l'impegno di attori già ottimi di loro nl calarsi in personaggi difficili rendendoli in maniera ottimale e facendo percepire al pubblico sentimenti, passioni e pensieri di ognuno di loro: in particolare ho apprezzato Corrado Pani che alterna irruenza e fragilità  nei panni di Dimitri, Salvo Randone che centra perfettamente l'ambiguità del padre Fedor, viscido e amorale ma per il quale allo stesso tempo non si riesce a fare a meno di provare simpatia, gli altri due fratelli Umberto Orsini (il tormentato Ivan) e il tranquillo Alesa.

Ma anche sugli altri personaggi nulla da dire, sebbene personalmente per quelli femminili avrei talvolta scelto altre attrici, ma questo è solo un dettaglio. Resa particolarmente bene la difficile parte del processo e anche quella del "Grande Inquisitore", che può forse risultare noiosa per alcuni visto che dura quasi mezz'ora ed è impostata in modo molto teatrale ma, se si ha la pazienza di superare questo scoglio, rende molto bene il momento e il senso di quanto narrato.


Al limite, un difetto che ho trovato è quello di non raccontare (neanche in minima parte) il prologo della vicenda, cioè la storia dei due matrimoni di Fedor Karamazov e quindi l'origine della disputa tra Dimitri e il padre.

Per me è sempre in piacere rivederlo. Piccola nota: quando ho letto la prima volta il romanzo avevo 13 anni e non conoscevo lo sceneggiato, che ho visto solo nel 2010... e sono rimasta di sasso visto che, leggendo, Alesa me l'ero immaginata identico all'attore che lo ha effettivamente interpretato qui! :)

Di recente Umberto Orsini ha ripreso il personaggio di Ivan in uno spettacolo teatrale intitolato "Io sono Ivan Karamazov", attualmente in programma nei teatri italiani.




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