domenica 5 aprile 2020

Quando soffia il vento (When the wind blows), 1986

 Regia di Jimmy T. Murakami, con le voci italiane di Silvio Spaccesi (Jim), Isa Bellini (Hilda).


Jim e Hilda Bloggs sono due anziani coniugi che vivono nella campagna inglese. Un giorno la radio annuncia che l'Unione sovietica sta per lanciare un attacco nucleare contro la Gran Bretagna; inizialmente i due non se ne preoccupano, fiduciosi del fatto che in caso di attacco vero e proprio il governo saprà trovare una soluzione a ogni cosa. Quando però l'attacco arriva i due si ritrovano del tutto impreparati ad affronta l'emergenza, facendo conto esclusivamente sugli opuscoli governativi distribuiti in biblioteca....



Tratto dall'omonima Graphic novel (1982) di Raymond Briggs, è un cartone serio e cupo nonostante lo stile grafico faccia pensare al contrario. Sicuramente non per bambini.
I due protagonisti (ispirati ai genitori dell'autore) sono due teneri anziani che vivono tranquillamente e serenamente in campagna: la loro vita si divide tra faccende di casa  e pettegolezzi di paese, condita dai ricordi del bel tempo andato. Che per loro comprende anche i ricordi di guerra, filtrati attraverso la memoria dell'infanzia che fa vedere le corse i rifugi durante i bombardamenti come delle "gare", e Stalin come un "vecchio zio con quei bei baffoni"
Improvvisamente comincia a soffiare un vento contrario: la Guerra Fredda che teneva banco sui giornali di quegli anni si fa vicina, dato che alla radio viene dato l'annuncio di un imminente attacco nucleare dell'URSS contro la Gran Bretagna, in giro la gente comincia ad assaltare i negozi e supermercati, vengono distribuiti opuscoli con fumose istruzioni riguardo al comportamento che la cittadinanza dovrà tenere in caso di attacco. Opuscoli attentamente studiati da Jim, il marito, che come la moglie ha un'assoluta e incrollabile fiducia nel Governo Britannico: sono infatti convinti che non solo la situazione sia affrontata nel migliore dei modi ma abbia già predisposto un piano di soccorso ovviamente efficientissimo e infallibile. 

Alla fine l'attacco arriva, proprio nel paesino  a pochi minuti di strada dalla loro casa: dopo aver costruito un "rifugio antiatomico" con porte e suppellettili messi a caso ( e quindi ben poco efficace...) vi si riparano qualche giorno, poi escono (esponendosi quindi alle radiazioni) e si trovano immersi in un innaturale silenzio e distruzione: in giro non c'è anima viva, non passano nemmeno più il lattaio e il postino, il telefono non funziona...ma nessuno di questi indizi mette in allarme i due coniugi, che alla fin fine continueranno la loro vita come nulla fosse, preoccupandosi sopratutto di piccolezze come il non potere più avere il tè delle cinque, o il fatto che l'esplosione ha distrutto anche le tendine del salotto.
Man mano che la storia prosegue, lo spettatore si rende perfettamente conto della tragedia che si sta consumando, dovuta principalmente proprio all'ingenuità dei due protagonisti, che fino alla fine non smetteranno di aspettare la fantomatica "squadra di soccorso" secondo loro approntata dal governo.
Squadra che ovviamente non arriverà mai.
Lo stile di disegno morbido e pacato e i colori tenui della fotografia contrastano nettamente con lo stile narrativo cupo e triste che noi spettatori odierni possiamo percepire fin troppo bene, viste alcune analogie con la vicenda che stiamo vivendo attualmente.
Interessante la colonna sonora ad opera di David Bowie e successivamente di Roger Waters. 



1 commento:

  1. Mi hai raccontato la storia fino alla fine.....?
    Proprio di un film di cui va raccontato il meno possibile.
    Un conto è la trama,un altro è la recensione.
    Io l'avevo già visto,ma tante altre persone no.

    RispondiElimina