giovedì 26 marzo 2020

Permette? Alberto Sordi, 2019

Regia di Luca Manfredi, con Edoardo Pesce (Alberto Sordi), Paola Tiziana Cruciani ( Maria Sordi),Giorgio Colangeli (Pietro Sordi),Michela Giraud (Aurelia Sordi), Luisa Ricci (Savina Sordi),Alberto Paradossi (Federico Fellini),Pia Lanciotti (Andreina Pagnani),Martina Galletta (Giulietta Masina), Francesco Foti (Vittorio De Sica), Massimo De Santis (Steno).


1937: Il giovane Alberto Sordi studia recitazione all'Accademia di Milano e si mantiene facendo il portiere d'albergo. Avendo perso il lavoro ed essendo stato espulso dall'Accademia perchè ritenuto poco dotato, torna a Roma nella casa paterna. Dopo qualche sfortunata vicissitudine vince il concorso come doppiatore italiano di Oliver Hardy ed inizia a lavorare nel varietà radiofonico. Nel frattempo stringe amicizia con Federico, giovane che sogna di diventare regista, e inizia una relazione con Andreina Pagnani, attrice già celebre e più vecchia di lui di 15 anni...





Vista la mia passione per il cinema (in particolare quello italiano), non potevo non  guardare questo film sulla vita del grande Alberto Sordi, che comunque narra solo i primi vent'anni della sua carriera, dagli esordi fino all'esplosione della celebrità vera e propria.
E purtroppo a mio avviso, questo è uno dei limiti di questo tipo di prodotti: per narrare la vita di un grande personaggio come è stato Sordi sarebbe più interessante un lavoro di alcune puntate, in modo da narrare se non l'intera biografia almeno buona parte di essa oppure la parte essenziale. Non mi piace l'idea di interrompere tutto proprio sul più bello, quando comincia la grande fama.
In questo modo ci sarebbe più spazio anche per lo sviluppo degli altri personaggi: le sorelle di Sordi furono molto importanti nella sua vita, dato che vissero addirittura assieme, qui invece sono poco più che due comparse. Inoltre Sordi era molto religioso e la religione è stata una componente fondamentale della sua vita: qui non se ne vede il minimo accenno, scelta dettata dal politically correct forse?

Comunque a me Edoardo Pesce non è dispiaciuto in questo ruolo, anche se mi sembra non riesca proprio a "bucare" lo schermo e anche se il suo Sordi mi è sembrato in alcuni momenti un po' macchiettistico e non molto approfondito, il che comunque è un problema un po' per tutti i personaggi del film: diciamo che non c'è nulla di nuovo o particolare, vediamo esattamente ciò che ci aspettiamo di vedere. L'attore viene ritratto come un burlone mammone e infedele con le poche donne con cui ebbe una vera e propria relazione, anche se probabilmente questa è solo la superficie della sua personalità. 
Naturalmente è comunque bello e interessante vedere raccontati gli esordi di un divo del cinema , visto che questo vuol dire essere immersi nel mondo del cinema dell'epoca, in particolare di tutto ciò che gravitava attorno a Cinecittà, e vedere riproposta la magia di quegli anni speciali (fatto salvo ovviamente il periodo della guerra), ed è questa secondo me la parte migliore del film. 
Tutto sommato un prodotto godibile e ben confezionato esteticamente su un personaggio ancora oggi molto amato, il che di questi tempi francamente non guasta affatto.




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