lunedì 6 gennaio 2020

Last Christmas, 2019


Regia di Paul Feigm, con Emilia Clarke (Kate),Henry Golding (Tom), Emma Thompson (Petra), Michelle Yeoh (Santa), Lydia Leonard (Marta).

Kate è una giovane donna dalla vita scapestrata: non ha una dimora fissa, evita i rapporti con la famiglia, passa da un uomo all'altro e da un'audizione all'altra (senza successo) dato che coltiva il sogno di diventare cantante o attrice.
Un giorno conosce Tom, simpatico ragazzo con il quale c'è da subito un'intesa speciale...



Commedia tipicamente natalizia basata come si vede dal titolo- sulle canzoni di George Michael, con la curiosità principale per molti di vedere la protagonista Emilia Clarke in un ruolo diverso da quello di Daenerys Targaryen della serie tv "Il trono di spade", che l'ha imposta all'attenzione mondiale del pubblico.
Non ha infatti niente di più e niente di meno dei tipici film natalizi che durante le Feste passano a iosa sopratutto in Tv, e fin qui tutto bene, solitamente da questo tipo di film non ci si aspetta molto altro in quanto concepiti apposta per far passare una serata mettendo buonumore. Tuttavia come sempre c'è modo e modo di fare le cose anche con film molto semplici come questi....e questo film non mi ha soddisfatto molto, anzi quasi per nulla. 
La protagonista è la tipica cretinetti scapestrata che vorrebbe risultare simpaticamente originale ma che invece mi ha fatto più volte venire il nervoso con atteggiamenti assurdamente idioti oltretutto ripetuti in maniera esagerata (cambiarsi per la strada, girare con gli stivali da elfo, evitare SEMPRE di rispondere al telefono ai familiari e altre amenità del genere), e il rivelare la motivazione del suo comportamento mette solo il carico da undici su tutto. L'espediente narrativo che coinvolge il protagonista maschile poi (non faccio spoiler) è assurdo e pure un po' patetico: mi ha ricordato una di quelle storielle che si scrivono sui diari degli adolescenti e che girava ai tempi in cui andavo a scuola. 
Migliora un poco il finale con la ricompattazione della famiglia, dove ognuno impara ad accettare gli altri per come sono senza troppe recriminazioni, ma d'altra parte un finale di questo tipo in un film del genere è quasi scontato. Il tutto non  dipende dagli attori che sono anche passabili, ma proprio  il  livello di sceneggiatura è scarso.
Restano l'ambientazione natalizia e la colonna sonora, ma dato che a me George Michael non è mai piaciuto molto è troppo poco per farmi apprezzare il film. 
Sono sicura comunque che c'è chi lo adorerà, se non altro per il genere.






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