domenica 12 gennaio 2020

I miserabili (Les Miserables), 2018

Regia di Tom Shankaland, con Dominic West (Jean Valjean), David Oyelowo (Javert), Lily Collins (Fantine), Ellie Bamber (Cosette), Erin Kelleyrman (Eponine), Josh O'Connor (Marius), Olivia Colman (Madame Thenardier), Adeel Ahktar (Monsiuer Thenardier).


Nel 1815 Jean Valjean, forzato che è in galera da vent’anni per un furto, viene scarcerato: la sua vita cambia grazie all’incontro con il caritatevole vescovo Myriel, che gli insegna l’importanza del perdono e lo convince a rifarsi uan vita onestamente. Valjean cambia vita, col nome di Madeline diventa sindaco della cittadina di Montreuil sur mer, dove apre una fabbrica che tratta i lavoratori umanamente e con giustizia.Tutti lo amano, ma l’ispettore Javert che da anni lo insegue riesce a rintracciarlo. La vicenda di Valjean si incrocia con quella di Fantine, una ragazza madre che dopo essere stata licenziata ingiustamente dalla fabbrica si riduce in povertà per mantenere la figlia Cosette, affidata ai locandieri Thenardier, che la usano come servetta trattandola crudelmente.Quando Fantine muore, Valjean promette di rintracciare la bambina e prendersene cura…

Ennesima trasposizione Tv del celeberrimo romanzo di Victor Hugo, che io amo molto e quindi non mi perdo quasi mai ogni versione che sia cinematografica o televisiva. Essendo poi prodotta dalla BBC questa versione prometteva avere una marcia in più anche se tre puntata per una storia così corposa mi sembravano un po' poche...ma non è questo che mi ha fatto storcere di più il naso, e che sopratutto mi ha impedito di apprezzare il prodotto come speravo.
No, piuttosto è il solito vizio moderno di affibbiare tematiche e problematiche moderne- in particolare il femminismo e la multiculturalità- a epoche in cui queste due cose non esistevano nemmeno  nel romanzo (visto che è stato scritto da un autore vissuto tra il     ), figuriamoci nella mente delle persone che vi hanno vissuto realmente. 
In un ottica di questo tipo il messaggio principale dell'opera            viene annacquato infilandoci in mezzo tutt'altro e sacrificando così per ovvie ragioni di spazio e tempo lo sviluppo di alcuni personaggi. 


Tra questi il cattivo Javert, che appare esclusivamente come uno fissato in maniera stupidissima che nemmeno lui sa spiegarsi con Jean Valjean, e che invece pur cattivo è un personaggio con un complesso sistema di valori e di idee ben radicati che motivano ogni sua azione. Passi, poi, per i battibecchi padre - figlia tra Valjean e Cosette che possono pure essere un diversivo simpatico nei rapporti tra i due, ma vedere istanze femministe (seppure non troppo accentuate)  in Cosette mi sembra pure troppo, visto anche il background del personaggio. Ma quello che mi ha veramente irritato e rovinato la visione è stata la scelta di mettere attori di colore o mulatti a interpretare personaggi che non lo sono per nulla, scelta dettata dalla moda attuale nel mondo dello spettacolo secondo la quale i razzismo si combatterebbe mettendo un tot. di attori non bianchi in ogni film, a prescindere da qualunque altra cosa. La ritengo uan cosa veramente stupida che oltretutto non c'entra nulla con la lotta al razzismo o alla discriminazione. 
E quindi no al Javert nero, no alla Eponine mulatta (era notevolmente meglio quella del cartone animato!), no al Gavroche mulatto e no la Thenardier con fisionomia pakistana. E non c'entra nulla con la bravura o meno degli attori (i due attori che interpretavano Javert e Thenardier mi sono sembrati molto bravi); mi spiace per loro e rispetto il loro lavoro, ma in quei ruoli stonavano. 

Così come ha stonato e si è sentita la cancellazione di alcuni personaggi, tra cui Fauchlevant. 
Mi è invece piaciuta moltissimo Lily Collins nel ruolo di Fantine e Olivia Colman nel ruolo della Thenardier; ho apprezzato anche West nel ruolo di Jean Valjean e la Bamber nel ruolo di Cosette (istanze femministe a parte). Belli anche i costumi e le ambientazioni, ma purtroppo visti i difetti di cui sopra non bastano a mio avviso a salvare un prodotto comunque dignitoso e ben fatto. 


2 commenti:

  1. Ci ho provato perché anche io adoro Les Miserables ma... niente, mi sono addormentata dopo un'ora.
    Non mi intrigava nulla, nemmeno il protagonista principale.

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    1. Capisco, è successo pure a mia mamma! purtroppo le potenzialità erano buone ma sono state sfruttate male....

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