domenica 4 febbraio 2024

Enea, 2023


 Regia di Pietro Castellitto, con  Pietro Castellitto (Enea), Sergio Castellitto ( Celeste), Chiara Noschese (Marina), Cesare Castellitto (Brenno), Benedetta Porcaroli (Eva), Giorgio Quarzo Varascio (Valentino). 


Enea ha 30 anni, vive a Roma con i genitori e il fratello 15enne Brenno. Nonostante provenga da una famiglia ricca, assieme all'amico Valentino decide di entrare nel mondo dello spaccio ad alto livello della Roma- bene, con conseguenze prevedibilissime....




Lo ammetto subito: il film mi è piaciuto anche se non ho capito nulla.

Ambientato nella Roma dei quartieri alti, abbiamo il ritratto del tipico giovane proveniente da una famiglia benestante, colta, almeno a parole di sani principi e a suo modo unita. In realt, i problemi ci sono e sono parecchi: il fratello 15enne Brenno ha evidenti difficoltà scolastiche e relazionali, i due genitori hanno problemi che tengono per sè e lo stesso Enea (che ufficialmente gestisce un locale di sushi) vive di stravizi, tra mega feste, nottate in discoteca e vizi che pur essendo benestante può permettersi solo pippando e spacciando droga assieme all'amico Valentino. 

Ovvio che con una vita così non si possa stare del tutto tranquilli, difatti i due finiranno coinvolti in una vicenda che man mano saranno incapaci di gestire; nel frattempo Enea si innamora di Eva, conosciuta al corso di tennis, ma questa storia non pare cambiare più di tanto il corso delle cose. Sopratutto per il fatto che come storia d'amore funziona molto poco: non c'è coinvolgimento, non c'è profondità, non c'è nulla secondo me, nemmeno nell'unica scena di sesso. Francamente non si capisce il senso di inserirla visto che non serve a nulla.

Non che il resto del film sia troppo approfondito: nè i rapporti con i familiari, nè il personaggio stesso di Enea riescono a risultare coinvolgenti o perlomeno credibili, anche se singolarmente gli attori funzionano e Castellitto jr è abbastanza simpatico da permettere di affezionarsi al personaggio quel tanto che basta per chiederci come andrà a finire. Però tutto viene lasciato in balìa di spezzoni, accenni, cose che apparentemente non c'entrano nulla e che in effetti, non spiegano un bel niente all'interno del film. 


Ad esempio a un certo punto Enea dice: "tutto quello che faccio è per far ridere le persone che amo", peccato che poi all'interno del film non solo non si vede nulla di tutto ciò, ma le persone che ama non sembrano già di loro particolarmente allegre, nemmeno quando sono con lui. Gli unici due personaggi che regalano qualche soddisfazione sono i due criminali con cui Enea si ritroverà invischiato, destinati purtroppo a breve vita. 

Visivamente ed esteticamente regala invece parecchie soddisfazioni, l'ambientazione romana poi - una fra le mie favorite- da sola varrebbe il biglietto. Colpo di scena finale da infarto. 






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