Regia di Hiromasha Yonebayashi, con le voci di: Sara Labidi (Anna), Benedetta Gravina (Marnie),Agnese Marteddu (Sayaka).Sergio Lucchetti (zio di Anna), Daniela Debolini (zia di Anna),Antonella Giannini (Hisako).
La dodicenne Anna, introversa aspirante pittrice, viene mandata dalla madre adottiva in vacanza dagli zii in campagna per curare l'asma da cui è afflitta.
Girovagando per il paese, scopre una bellissima e antica villa decaduta nei pressi di un acquitrino, in cui vive Marnie, ragazzina solitaria come Anna e apparentemente ignorata dagli adulti che la circondano. Le due ragazzine fanno amicizia....
Basato sul romanzo omonimo (1967 ) di Joan Gale Robinson, è il cartone che segna la chiusura- per ora solo temporanea- dello studio Ghibli.
E' una storia bellissima, poetica e intensa,trasportata in Giappone dall'originale Inghilterra (per questo alcuni nomi, situazioni e costumi suonano un po' fuori luogo), che racconta il forte legame di amicizia tra due solitarie ragazzine: una, Anna, reale e con una vita già difficile a soli dodici anni, dato che essendo rimasta orfana piccolissima è stata adottata, ma che ha un rapporto difficile con la madre adottiva, dato che con la donna è un continuo fraintendimento (e il vero perchè lo scopriremo seguendo la storia); l'altra è Marnie, bionda e misteriosa abitante di un'altrettanto misteriosa vecchia villa che si trova nel paese degli zii dove Anna viene mandata in vacanza, che compare solo all'imbrunire, veste con abiti di un'altra epoca e non può lasciare i dintorni dell'acquitrino in cui sorge la villa.
Tra le due è subito affetto e amicizia reciproca, per la prima volta Anna si trova bene con qualcuno della sia età che l'accetta per quello che è, senza voler cambiare il suo carattere (da tutti ritenuto antipatico e presuntuoso)e dandole a modo suo affetto e sicurezza, spontaneamente e pienamente ricambiate. Dal canto suo Marnie, che è sempre sola, trova per la prima volta un'amica con cui condividere il proprio tempo, intervallato dalle feste che i suoi genitori danno le rare volte che vengono a trovarla; tra anna e Marnie non ci sono troppe spiegazioni e troppe domande, perchè entrambe si accettano così come sono, entrambe sono consapevoli della natura della loro amicizia e della sua precarietà,
La storia subisce una svolta quando Anna incontra Sayaka, vivace e occhialuta bambina che assieme alla sua famiglia va ad abitare nella vecchia villa che viene ristrutturata; anche qui è Marnie che le unisce, in quanto Sayaka trova il diario di Marnie e si appassiona alla sua lettura, condividendola con Anna (pur senza incontrare Marnie di persona); qui la storia accellera gradatamente e sarà solo con l'intervento della signora Hisako, personaggio centrale ma discreto conosciuto da Anna perchè hanno in comune la passione per la pittura, che la misteriosa storia di Marnie verrà finalmente dipanata chiarendone il senso.
In Anna ho rivisto me stessa quando avevo la sua età (taglia a parte...): stesso carattere, stessa passione che fa compagnia e soddisfa in parte i bisogni affettivi (solo che io avevo la passione per la lettura....), stesse difficoltà con le persone e pregiudizi da parte di queste verso una persona con un carattere non perfettamente allineato....sì, devo dire che proprio per questo mi sono molto affezionata a lei. Che oltretutto ha avuto la fortuna di avere come figure di riferimento degli adulti positivi che sanno aiutarla, a differenza di quanto capitato a me. Anna, a causa del fatto di essere rimasta orfana, cova un forte senso di colpa misto ad abbandono che per fortuna verrà gradatamente sanato.
Oltre a tutto ciò, anche io sono molto attratta dalle vecchie case ed edifici in disuso: anche se ormai l'età suggerisce più prudenza che altro e quindi non mi avvicino più di tanto a guardarli, all'età di Anna uno dei miei sogni era sicuramente trovare una casa così e vivere un'avventura di questo tipo. Mi hanno sempre ispirato le vecchie case, sono convinta che contengano storie lontane nel tempo ma magari ancora vicine a noi, magari storie belle e speciali nella loro semplicità della vita di tutti i giorni...e magari, perchè no, qualche fantasma interessante come Marnie.
Graficamente curato tanto da sembrare in molte scene (sopratutto nelle gite in barca al chiaro di luna di Anna e Marnie) un dipinto, il film è una gioia per gli occhi, per il cuore e l'animo, nel finale lascia un senso di ottimismo e speranza che al giorno d'oggi non è certo poca cosa.
Insomma, giustamente considerato una perla, vale tutti i suoi 10,40 euro.
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