domenica 18 gennaio 2015

Un amore sotto l'albero (Noel),2004


Regia di Chazz Palminteri, con Susan Sarandon (Rose Harrison), Penelope Cruz (Nina Vasquez),Robin Williams (Charlie Boyd), Paul Walker(Mike),Alan Arkin (Artie Venezuela), Marcus Thomas (Jules).



Vigilia di Natale a New York: Nina e Mike sono una giovane coppia in crisi per colpa della gelosia di lui, a tal punto che Nina non vorrebbe nemmeno dirgli che è incinta; Rose è una donna di mezza età sola, a parte la madre malata di Alzheimer che non la riconosce; Artie è un anziano cameriere che parla ancora con la moglie morta da qualche anno e Jules è un giovane ladro di strada che si ferisce volontariamente per passare il Natale al Pronto Soccorso, dove non sarà lasciato solo come al solito.
Le vite di questi personaggi si incroceranno per poco tempo, alla vigilia di Natale...





A dispetto del titolo italiano, che fa pensare a una commedia romantica come ce ne sono tante, questo film in realtà tratta il tema della solitudine che spesso si fa sentire in modo molto più forte durante le feste, sopratutto per persone che vivono situazioni difficili.
Un film in parte commovente e drammatico quindi, anche se con un suo lieto fine almeno per la maggior parte delle storie.
La storia che mi ha colpito di più è quella riguardante Susan Sarandon: una donna che ha saputo costruirsi una felice carriera come editrici di libri per bambini, ma solo perchè si è buttata nel lavoro per dimenticare i dolori che la vita le ha riservato: una figlia morta poco dopo la nascita, un marito che l'ha lasciata per un'altra, una mamma malata di Alzheimer che cura con amore ma che non la riconosce più. E' quindi destinata a passare un Natale solitario e consapevole che ormai tutte le possibilità di rifarsi uan vita sono ormai svanite.C'è una scena  cui ogni tanto ripenso ancora oggi: lei che, per le strade addobbate e festose, incontra dopo tanti anni una ex compagna di scuola che le le chiede come va e cosa ha fatto, raccontandole di avere una famiglia e di essere impegnatissima per il periodo di Natale dato che le due figlie gemelle torneranno per le vacanze dall'università....questo per non far vedere che in realtà è sola. 

La donna un tempo aveva avuto un marito e anche una figlia, morta però piccolissima: tutto ciò ha causato la fine del matrimonio e lei, non essendo riuscita a rifarsi una vita, è rimasta sola. Ha solo sua madre, che però è ricoverata in una clinica per malati di Alzheimer, che non riconosce più quella figlia che l'assiste con amore. E' una vita dolorosa, la sua,che in un momento di disperazione si incrocia con quella di uno strampalato senza tetto, che pare materializzarsi sempre nei momenti più disparati (Solo alla fine capiremo chi è veramente). Un ruolo difficile, doloroso, intenso, interpretato ottimamente da Susan Sarandon, attrice attenta e sensibile da sempre a tematiche di questo tipo. 

Altra storia quella della coppia Penelope Cruz (all'epoca chissà scelta spesso per riprendere lo stereotipo della "donna caliente", con risultati abbastanza grotteschi) e Paul Walker, che rischia di separarsi per delle incomprensioni che, a mio avviso, sono delle vere cavolate, soprattutto davanti all'annuncio dell'attesa di un figlio (che lei medita addirittura di non dirgli!), ma a cui come da copione andrà comunque tutto bene, o quella del giovane ladro che per non essere solo a Natale si fa male apposta per farsi ricoverare al pronto soccorso, che scopriamo essere un luogo insospettabilmente legato al periodo felice della sua infanzia.
Solitudini, miserie umane, figure alcune volte forse patetiche ma per cui giustamente viene reclamato il diritto ad avere un Natale (e un'esistenza) più felice.
Per alcun aspetti di esce dal cinema col cuore pesante, ma credo sia un film che valga la pena di vedere.





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