venerdì 20 dicembre 2013

Blue Jasmine, 2013

Regia di Woody Allen, con Cate Blanchet (Jasmine),Sally Hawkins (Ginger), Alec Baldwin (Alan),Bobby Cannavale (Chili).

Dopo il suicidio in carcere del marito,uno squalo della finanza  la ricca Jasmine è costretta  a chiedere aiuto e ospitalità alla sorella Ginger, divorziata con due figli e cassiera in un supermercato.
Jasmine cerca faticosamente di riprendere in mano la sua vita, nonostante grosse difficoltà mentali: trova un modesto lavoro e cerca di prendere un diploma di arredatrice online, ripiangendo sempre il lusso a cui era abituata e sognando disperatamente un uomo che la porti via di lì. Il rapporto tra le due sorelle (una l'opposto dell'altra) non è facile, e la cosa è aggravata dai continui diverbi tra Jasmine e Chili, l'irruento nuovo fidanzato di Ginger...


Un film di Allen diverso dagli altri, una storia drammatica trattata con toni da commedia,il che non sminuisce la tragedia che pian piano prende forma sotto gli occhi dello spettatore.
La tragedia di una donna ridicola, ma in fondo molto umana e proprio per questo quindi molto vicina a noi; nonostante il personaggio obiettivamente non ispiri grandi simpatia, chiunque non può non sentirsi in fondo solidale con Jasmine, una donna che ha visto la sua vita sconvolta in poco tempo, completamente ribaltata e costretta a vivere e adattarsi a un ambiente che è quanto di più lontano da quello a cui era abituata; cosa che non riesce a fare, nonostante i tentativi-anche apprezzabili, a mio avviso- di ricostruire qualcosa partendo da sè stessa.
Jasmine è prigioniera dell'immagine ideale di sè che con gli anni si è costruita: reginetta dell'Upper Class, moglie perfetta che per amore del marito ha smesso anche di andare all'università (tanto a cosa le serviva, visto che ormai si era sistemata?), ha passato la sua vita arredando case di lusso, facendo shopping-yoga-riunioni di beneficenza-feste-cene, accontentandosi e senza sforzarsi troppo,vivendo protetta nella sua bolla in cui il marito l'ha rinchiusa, con il suo stesso beneplacito, e di cui non riuscirà a liberarsi, e ciò la porterà alla follia. E' una donna molto sola e bisognosa di dialogare con qualcuno tant'è che arriva anche a raccontare la storia della sua vita a una sconosciuta vicina in aereo e ai due nipoti bambini che non la conoscono, perchè alla fin fine parla comunque da sola.
Nemmeno con la sorella riuscirà a costruire un rapporto sereno o comunque a recuperarlo, perchè- anche se non se ne accorge- il suo obiettivo è cambiarla.
Bravissima Cate Blanchett, che da sola tiene primeggia su tutti gli altri, anche se la sorella interpretata da Sally Hwkins non è da meno: perfettamente contrastanti in tutto e per tutto, a loro insieme sono affidate le scene più interessanti. 
Il finale non è proprio una sorpresa, ma è toccante e unico.






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