Il falegname Geppetto costruisce un bel burattino, Pinocchio, per avere un po’ di compagnia. Pinocchio però si rivela da subito troppo vivace, disobbediente e con una forte inclinazione e cacciarsi in seri guai...
Versione italiana di LE AVVENTURE DI PINOCCHIO (1881 ) di Carlo Collodi, è un cartone che ha avuto una lunghissima gestazione (l’autore ci stava lavorando dal 2000); il risultato è un cartone animato poetico e molto ben fatto, con disegni dallo stile morbido e colorato, i cui paesaggi e ambientazioni ricordano un po’ i quadri di Van gogh. Lontano insomma dalla tecnologia che ormai si usa anche con i cartoni, e che a volte fa un po’ rimpiangere i vecchi cartoni Disney (che, nonostante tutto, sono ancora quelli più conosciuti e amati).
La vicenda è raccontata in modo abbastanza fedele al romanzo, viene dato ampio spazio al cane Alidoro e viene data un’interpretazione romantica del legame tra la Bambina Turchina e Pinocchio.
A mio avviso è molto meglio del cartone Disney!!
Il film è dedicato al padre del regista (scomparso alcuni anni fa), a “tutti i babbi babbini del mondo” e a Lucio Dalla, curatore dell’ottima colonna sonora.
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