Regia
di Roberto Benigni, con Roberto Benigni (Pinocchio), Nicoletta Braschi (Fata
Turchina), Kim Rossi Stuart (Lucignolo), Carlo Giuffrè (Geppetto), Fichi
D’India (Gatto e Volpe),Corrado Pani (il Giudice).
Dopo
il successo mondiale de LA VITA E’ BELLA Roberto Benigni potè dedicarsi a
realizzare la storia e il ruolo verso cui, per sua stessa ammissione, da sempre
si sentiva portato: ovvero Pinocchio , in quello che è il terzo adattamento
italiano del secondo libro tradotto al mondo.
L’atteso
ritorno del toscanaccio avviene in quello che rimane- almeno per ora- il film
più costoso della storia del cinema italiano ( 45 milioni di euro!); operazione
riuscita anche se con qualche perplessità (mia…da parte dei critici sono state
molto di più dato che molti lo hanno demolito…secondo me in maniera esagerata).
La
storia, finalmente,è abbastanza fedele al romanzo (sinceramente mi sono stufata
di vedere Pinocchi tirolesi, tecnologici, magici e chi più ne ha più ne metta
delle versioni americane!):viene ripristinata come ambientazione la Toscana, ci
sono i carabinieri, il cane Medoro, il vestituccio di carta e il berretto di
mollica di pane, la carrozza della Fata…e Benigni è un Pinocchio perfetto,
incontenbile monello, gioioso e in fondo, felice di essere appunto un
moellaccio.
Oddio,
a volte ho avuto lìimpressione che fosse scatenatamente forzato….ma non credo:
Benigni lo conosciamo tutti, è incontenibile di suo!
Al
limite non si può non notare una rilettura di alcuni personaggi, in particolare
un bellissimo (non solo fisicamente…) Lucignolo interpretato con grande bravura
da Kim Rossi Stuart; visto non più come l’antipatico falso amico che inguaia
Pinocchio per malizia e cattiveria, ma come uno spirito libero amante della
libertà a tutti i costi, con tutto quello che essa comporta, che ne acceta pure
le conseguenze (in particolare la scena della morte è piena di significato e
poesia).
Lo
scatenato monellaccio impazza, al pari della gentile consorte Nicoletta
Braschi, punto debole del film: nostante il bel look fiabesco, la sua perenne
monoespressività inficia il ruolo della Fata al punto che diventa
importante o interessante solo quando è
presente anche Pinocchio.
Bravi
tutti gli altri attori, persino i solitamente insipidi e appassiti Fichi D’India
nei ruoli dekl gatto e della Volpe: come già successo nello sceneggiato di
Luigi Comencini vengono intepretati da una coppia di comici, a mio avviso la
scelta ideale per questi due personaggi.
Presente
nel suo ultilo ruolo – il Giudice- anche l’attore Corrado Pani, che morirà
qualche mese dopo le riprese del film.
Belllissime ricostruzioni di ambienti, oggetti (splenida
la carrozza) e splendide riprese esterne: fatalmente il film incassò bene in
Italia ma pochissimo all’estero, in America fu addirittura demolito con sei
nominations ai Razzie Awards: ‘sti americani, credono davvero di aver inventato
tutto loro!
Nessun commento:
Posta un commento