giovedì 26 dicembre 2019

Il primo Natale, 2019


Regia di Salvatore Ficarra e Valentino Picone, con Salvatore Ficarra (Salvo), Valentino Picone (Don Valentino), Massimo Popolizio (Erode), Roberta Mattei (Rebecca), Giacomo Mattia (Isacco), Giovanna Marchetti (Sara).


Durante l'Avvento in un paesino siciliano fervono i preparativi per l'annuale presepe vivente, famoso in tutta Italia. Salvo, cinico ladro professionista di arte sacra, cerca di rubare il prezioso Bambinello, ma viene scoperto dal curato Don Valentino; durante il conseguente inseguimento i due finiscono per essere catapultati indietro nel tempo, e per la precisione nella Betlemme dell'anno zero, dove vengono accolti da una piccola comunità di ebrei che segretamente lottano per la liberazione dal giogo di Roma...




Simpatico film natalizio del duo comico Ficarra&Picone, che stavolta vanno a finire addirittura all'epoca del Primo (inconsapevole) Natale: quello dell'anno zero.
A differenza degli altri loro film (dove si partiva sempre come assunto dalla reciproca amicizia) in questo inizialmente i due non si conoscono: Salvo è un cinico ladro professionista esperto in furti di arte sacra, Valentino è il  parroco di un paesino celebre per l'annuale rappresentazione del presepe vivente, grazie al quale il "Don" sfoga la sua vena artistica in modo che oscilla tra il comico e l'ultra pignolesco. Due persone che più diverse non potrebbero essere e che si incontrano (o meglio scontrano) proprio grazie ai preparativi del presepe: Salvo spacciandosi come candidato per il ruolo di Giuseppe ruba il prezioso antico Bambinello ma viene scoperto da Don Valentino che lo insegue. I due si infilano in un canneto....e si ritrovano improvvisamente a Betlemme prigionieri dei romani; dapprima convinti che sia uno scherzo di qualche compaesano, appena vengono messi ai lavori forzati hanno modo di ricredersi completamente e prendere atto dell'incredibile viaggio nel tempo.
Problema principale, oltre a trovare il modo di ritornare a casa, è come sopravvivere in condizioni tanto avverse alla propria (e pericolose).
Per fortuna vengono accolti da una piccola comunità ebrea che li prenderà per dei veri punti di riferimento scambiandoli per dei capi rivoluzionari e li arruola nella loto contro i romani....d qui ovviamente tutta una serie di situazioni comiche che porteranno i nostri addirittura alla corte di Erode, scambiati per i due saggi che secondo la profezia dovrebbero indicare al Re il luogo della nascita di quelle che diventerà il re più potente del mondo. 
Insomma una trama un po' insolita per il duo comico, ma per certi aspetti anche attuale vista l'ottica in cui fa entrare il problema dell'immigrazione, ad esempio, o la difficoltà per molti al giorno d'oggi di avere un rapporto corretto con il credo religioso. Le gag più riuscite sono quelle che riguardano i personaggi che i due vogliono incontrare, cioè Maria, Giuseppe e Gesù: come molti italiani i nostri due hanno un'immagine stereotipata della sacra famiglia, che con tutta probabilità invece era proprio come quella  mostrata nel film. 
Principalmente comunque il film è incentrato sulle riflessioni ispirate al Natale e al suo vero significato, che molto spesso nella società odierna si perde o viene ignorato a favore dell'aspetto più consumistico. Penso si possa quindi annoverare a pieno titolo nel filone della tipica commedia all'italiana, con un po' di perfidia in meno...ma a Natale è giusto anche così.
Tanti auguri (un po' in ritardo) a tutti!




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