sabato 14 dicembre 2019

Aladdin, 2019

Regia di Guy Ritchie, con Mena Massoud (Aladdin), Naomi Scott (Jasmine), Will Smith (Genio), Marwan Kenzari (Jafar), Nasim Pedrad (Dalia), Navid NEghban (Sultano).



Il giovane Aladin vive di espedienti nella città di Agrabah assieme alla scimmietta Abù, arrangiandosi di giorno in giorno e sperando in una vita migliore. Un giorno al mercato salva una ragazza che aveva rubato una mela e se ne innamora, scoprendo che in realtà è la principessa Jasmine, figlia del Sultano, la quale a sua volta si era travestita da donna comune per uscire un po' da palazzo e sfuggire alla soffocante logica che le impone di sposarsi al più presto possibile, anche se lei non è d'accordo.
Per conquistarla decide come prima cosa di diventare ricco e quindi accetta l'allettante offerta di un misterioso uomo (in realtà Jafar, Gran Visir del Sultano) di introdursi nottetempo in una misteriosa grotta per recuperare una vecchia lampada a cui egli sembra tenere particolarmente, nonostante la grotta contenga inestimabili ricchezze (promesse ad Aladdin come ricompensa)....


Non sono un'amante dei live action che vanno tanto di moda ultimamente alla Disney, anche se mi è piaciuta la rilettura di "Cenerentola" del 2015 e inizialmente ho apprezzato il primo "Maleficent"; avevo perfino pensato di non andare a vedere il nuovo "Aladdin" (come non ho visto tutti gli altri a parte quelli nominati), ma poi per il solito caso ho cambiato idea e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa, visto che il film mi è piaciuto molto.
Rispetto alla versione del 1992 quella del 2019 presenta alcune modifiche: innanzitutto lo stampo "femminista" che già si intravedeva all'epoca con il personaggio di Jasmine qui è ovviamente molto più marcato e fondamentale, a tal punto che è stata aggiunta un'apposita scena musicale con relativa canzone non presente nella storia originale, oltre all'aggiunta del personaggio di Dalia, ancella e amica della principessa, personaggio secondario ma delineato nettamente con i propri desideri e la propria personalità, per cui spicca la forte complicità femminile tra le due ragazze.

Inoltre si trovano svariati accenni a tematiche di pacifismo e antirazzismo che non stonano con la storia ma anzi la rendono più interessante, tenendo conto comunque che l'impianto è prevalentemente favolistico.
Parlando dei personaggi, ho trovato molto bravi e in parte i due attori che interpretano Aladdin e Jasmine: ho trovato ci fosse una buona alchimia tra i due come coppia (cosa non sempre scontata) e funzionano anche come singoli personaggi. Mena Massoud in particolare dimostra anche buone capacità fisiche utili alle scene d'azione (il cosiddetto "Phisiquè du role"), Naomi Scott è un' affascinante Jasmine, principessa con un piglio deciso anche per le questioni politiche. Nota di merito per Will Smith, sul quale non avrei scommesso una lira prima di vedere il film, ancorata come sono al personaggio del cartoon: e invece mi ha stupito in positivo con una bella caratterizzazione che unisce al personaggio che già conosciamo un tocco personale e aggiornato.
Ottime coreografie musicali e non, coloratissime e a tratti kitshc ma nella maniera giusta; costumi splendidi e ambienti sia interni che esterni affascinanti completano un film d'intrattenimento nel senso più classico di questa parola. 

Visto al cinema ad aprile 2019




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