mercoledì 18 settembre 2019

The white princess, 2017



Inghilterra, 1485: dopo aver vinto la battaglia di Bosworth e aver sconfitto Riccardo III, Enrico Tudor viene proclamato re d'Inghilterra con il nome di Enrico VII. Sposa Elisabetta di York, figlia di Edoardo IV, che inizialmente lo odia; pian piano, complice la nascita del primogenito Arturo, tra i due coniugi nasce l'amore, messo costantemente a dura prova non solo dalla scarsa popolarità di cui Enrico sembra godere, ma anche dai complotti della regina madre Elisabetta Woodville per favorire il ritorno sul trono del figlio Riccardo, che sarebbe il legittimo erede.
Infatti il principino si sarebbe in realtà salvato e nascosto per anni dalla madre; rintracciato dalla zia Margherita di York, viene educato


Tratta dai romanzi "Una principessa per due re" e "La maledizione del re" di Philippa Gregory, è in pratica il seguito di "The white queen" e copre gli ultimi due libri della serie dedicata alla "Guerra delle due rose".
Come tutti sapete ho amato moltissimo Riccardo e Anna d "The white queen", e odiato cordialmente le due Elisabette; per questo avevo deciso di non vedere la serie tv e di non leggere i due libri da cui è stata tratta, visto che già sapevo almeno in parte che piega avrebbero tenuto.
Poi però per cause che non ho saputo spiegarmi (masochismo?) ho cambiato idea e quindi ecco quest'estate la visione della continuazione.
Devo dire che il cambio attoriale ha favorito una maggiore empatia con i personaggi, e oltretutto ha permesso di ristabilire un minimo di equità nelle età dei personaggi (con l'altra serie gli attori non erano nemmeno stati invecchiati, con il risultato di avere nel 1485 la stessa Elisabetta Woodville del 1464). Certo la trovata di tenere in vita la già anziana duchessa Cecilia molto più della durata ffettiva della sua vita è comunque allo stesso livello di ridicolo.
Abbiamo quindi le protagoniste della precedente serie tv, Elisabetta Woodville e Margaret Beaufort, ormai anziane  e normalmente destinate a un naturale declino in favore dei due figli, Henry ed Elizabeth; senonchè  entrambe non si arrendono e non smettono di tessere intrighi e complotti, la Woodville con lo scopo di riportare in Inghilterra e poi sul trono il figlio sopravvissuto Riccardo.
Fa niente se per fare ciò mette costantemente in pericolo la vita della figlia Lizzie e del nipote Arturo, e fa niente se tutto ciò va contro la volontà della giovane regina, decisa invece a trovare dell'armonia nel rapporto con il proprio consorte. E' vero che si passa dal "odio Henry" a "Amo Henry" nel giro di due puntate e quindi anche questa cosa risulta poco credibile, ma d'altra parte le puntate sono solo otto quindi la serie tìene per forza un ritmo veloce.
L'altra protagonista della serie è Margaret, la figlia dei defunti George e Isabel, personaggio storico particolarmente colpito dalla cattiva sorte (verificare per credere), qui nei panni di giovane "parente povera" di cui la regina si occupa per carità e che alla fine viene tirata dentro a forza nei complotti; Margaret vorrebbe solo una vita tranquilla lontano dalla corte con il marito, invece gli interessi familiari la obbligheranno giocoforza a ben altro. 
Alla fine la vera eroina è lei, mentre la cugina diventa una stronza capace di sacrificare il proprio fratello e il cugino pur di mantenere il potere.
Non mancano elementi paradossali: la stronzaggine di Margherita di York, l'omicidio di Jasper Tudor da parte della Beaufort e in particolare l'incontro tra i reali d'Inghilterra e quelli di spagna per contrattare il matrimonio dei rispettivi figli, scena in cui la piccola Caterina D'Aragona viene mostrata ai futuri suoceri mentre balla il flamenco (ballo che all'epoca ancora non esisteva!). 
Per non parlare della super-cavolata non solo di riesumare (male) il personaggio di Francis Lovell (il migliore amico di Riccardo) che nella precedente serie era stato completamente eliminato (per fortuna sua, aggiungerei) ma di rimetterlo male, senza spiegarne la storia o la funzione...sembra uno capitato così per caso!
Tra i giovani interpreti nessuno brilla per particolari doti recitative, anche se la giovane Rebecca Benson è più piacevole da vedere degli altri; restano a dividersi la scena i "vecchi" della situazione, tra cui spicca la ex Catelyn Stark de "Il trono di spade" Michelle Fairley. 
Nonostante tutto passabile.





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