giovedì 1 agosto 2013

Anni '50, 1998


Regia di Carlo Vanzina, con Ezio Greggio (Maresciallo Arturo Colombo), Antonello Fassari (Mario Proeitti), Cristiana Capotondi (Marisa Proietti), Giovanna Rei (Carmela),Enzo Cannavale (Don Peppino),Sandro Ghiani (Appuntato Gavino Puddu),Serena Grandi (Maria), Andrea Piedimonte (Ciro Esposito), Gea Martire (Addolorata),Anna Longhi (Zia Iole),Sergio Solli (Don Vincenzo), Roberto Albin (Edoardo Cocozza).

Capri, 1955: il maresciallo Arturo Colombo arriva sull’Isola trasferito dal Nord; Marisa Proietti, una ragazzina vincitrice di uno dei primi telequiz, arriva nel più grande albergo dell’Isola accompagnata dal padre Mario e dalla zia Jole per passare la vacanza premio; Ciro e Carmela, due giovani innamorati, devono vivere di nascosto il loro amore contrastato, non solo a causa di un’antica rivalità tra le famiglie, ma anche dalle difficoltà economiche a causa delle quali i genitori di Carmela premono per maritarla col ricco Edoardo Cocozza.
Tutte queste vicende e i relativi personaggi si intrecciano in un’estate caprese, con sfondo le bellezze dell’isola…

Puntualmente riproposta ogni anno in questo periodo, questa divertente fiction si ispira dichiaratamente alle commedie degli anni’ 50 che hanno fatto la storia del cinema italiano; alcuni personaggi in particolare sono dei veri e propri omaggi ad attori e film ben precisi.
Arturo Colombo e Addolorata sono chiaramente ispirati ai personaggi interpretati  da Vittorio De Sica e Tina Pica nella serie “Pane amore e fantasia”, Carmela è ispirata alle varie fanciulle in fiore delle commedie di quegli anni (con un occhio alle due massime protagonista, Sofia Loren e Gina Lollobrigida), Mario Proietti ai vari personaggi di Alberto Sordi e Ciro ai vari attori giovani di quegli anni, soprattutto Mastroianni, Interlenghi, Arena e Salvatori. Insomma le citazioni cinematografiche abbondano, non solo riguardo ai personaggi ma anche ai vari intrecci e storie che si affollano nella cornice, ovviamente splendida, di una Capri riportata agli anni ’50 grazie ad ambientazioni, costumi e colonna sonora, e allo stile che, come già detto, rimanda alla migliore tradizione cinematografica italiana: ci si appassiona a piccoli misteri, alla storia dei due innamorati contrastati e soprattutto si ride senza volgarità di alcun tipo. Dimostrazione (insieme ai due "Sapore di mare") che i tanto odiati Vanzina -ma qui c'è solo Carlo-se vogliono, sanno discostarsi totalmente dal genere cinepanettone che ha fatto la loro fortuna per realizzare film e fiction divertenti ma con stile.
A mio avviso, nel suo genere un ottimo prodotto, io lo riguardo sempre volentieri sognando quegli anni irripetibili…




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