venerdì 2 marzo 2018

Liberi Sognatori: Una donna contro tutti- Renata Fonte, 2017



Regia di Fabio Mollo, con Cristiana Capotondi (Renata Fonte), Giorgio Marchesi (Attilio), Peppino Mazzotta (Rocco Gerardi),Marco Leonardi (Antonio Spagnolo).



Renata Fonte è una giovane donna che vive con il marito e le figlie a Nardò, piccolo comune del Salento; convinta ecologista e impegnata nella lotta per i diritti delle donne, non può fare finta di non vedere che la speculazione edilizia di alcuni personaggi sta portando solo danni alla natura del paese. Decide così di candidarsi e viene eletta assessore; la serietà con cui prende il proprio impegno politico però le causa da subito parecchi nemici....




L'ultimo film della serie "Liberi Sognatori" mi ha fatto scoprire un personaggio che non conoscevo- forse perchè in effetti meno noto degli altri tre: Renata Fonte, assessore alla cultura e all'istruzione di Nardò, il suo paese natale, uccisa nel 1984 da un altro assessore del suo comune a causa del suo impegno ecologista.
Sposata e con due figlie, Renata è una donna che rispetto a molte della sua epoca (anche se siamo nel 1984, eh, non nell'800) ha una mentalità più libera e moderna: ha viaggiato in Italia e all'estero a seguito del marito ingegnere, e ha quindi visto e vissuto realtà diverse da quella di Nardò, il paese d'origine dove con la famiglia ha deciso di tornare. Lì le condizioni di vita non sono sempre facili, e non solo per le donne, ancora ancoràte a una mentalità che le vuole sottomesse e in casa, ma anche per i cittadini in generale: le bellezze naturali del paese  rischiano infatti di essere soffocate da speculatori edilizi che vogliono addirittura realizzare un villaggio turistico, sopprimendo molta della fauna e flora del paese. 
Renata decide così di mettere le proprie competenze a servizio della comunità per contrastare tutto ciò e cercare di difendere i beni di tutti.... o almeno è questo quello che vorrebbe fare, visto che gli interessi in ballo sono troppi, i piedi calpestati pure e cominciano a fioccare le minacce, oltre alla crisi coniugale col marito che non accetta una moglie che trascura (non per colpa sua) casa e figlie per il lavoro. Della protagonista viene quindi dato un ritratto a tutto tondo, e ho trovato molto convincente Cristiana Capotondi, attrice che di solito non apprezzo più di tanto, in un ruolo che in un'intervista afferma di aver sentito più di altri proprio per la sua importanza a livello civico (e secondo me tutto ciò si capisce vedendo la sua interpretazione). Oltretutto è un'attrice che sa passare abbastanza bene da toni drammatici a toni più morbidi (ad esempio nelle scene in cui compare con le figlie).
Bello oltretutto che sia stato messo in risalto, oltre all'impegno ecologista, l'impegno per la lotta alla violenza contro le donne, argomento purtroppo attuale ancora oggi.




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