Regia di, con Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Valentina Lodovini (Giovanna ), Sonia Bergamasco (Livia),
Il commissario Montalbano è alle prese con l'uccisione di Cosimo Barletta, pensionato ragioniere trovato morto nella sua villetta, e a quanto pare "ucciso due volte": prima è stato avvelenato e poi qualcuno gli ha sparato in faccia.
Barletta, vedovo con due figli, non era uno stinco di santo: non solo praticava in segreto anche l'attività di usuraio che ha mandato sul lastrico tante persone, ma aveva il vizietto delle donne belle e giovani, che fotografava di nascosto durante gli amplessi e poi spesso ricattava quando volevano lasciarlo.
Di carne al fuoco insomma ce n'è tanta, considerando anche il fatto che il defunto aveva intenzione di redigere un testamento dove faceva notevoli differenze tra i due figli.
Nel frattempo, Montalbano e Livia fanno amicizia con un senzatetto che bazzica per le loro strade e vive in una grotta poco lontano..
Arriva puntuale (stavolta pubblicizzata anche al cinema) la trasposizione di uno dei più controversi libri di Andrea Camilleri, forse uno di quelli più difficili da rendere sullo schermo per la complessità dei caratteri dei personaggi e la scabrosità della vicenda.
Alla galleria di "femme fatale" che spesso compaiono nelle storie di Camilleri si aggiunge questa terribile Giovanna della Bravissima Valentini Lodovini, che nasconde un agghiacciante segreto a cui si arriva pian piano e che supera le più fosche aspettative di Montalbano, che pure è ben abituato agli abissi dell'animo umano.
Come da trama, il defunto Cosimo è uno dei personaggi più abietti che si possa immaginare: usuraio, sfruttatore e ricattatore di donne giovani e indifese, e come se nn bastasse viscido e subumano anche in famiglia. Non che i figli siano meglio, e in effetti complimenti agli sceneggiatori che hanno saputo tratteggiare questo vero e proprio "covo di vipere" senza morbosità, esagerazioni o patetismo, visto che il rischio era dietro l'angolo. Unico personaggio positivo fra quelli nuovi, il senza tetto interpretato benissimo da Alessandro Haber.
Bello vedere come la coppia Montalbano-Livia, ormai matura, vive tranquillamente nel proprio equilibrio e ha superato gli scossoni a cui è stata sottoposta nei precedenti episodi: a mio avviso Sonia Bergamasco non fa rimpiangere Katharina Bohm e anzi, dà un tono più leggero e ironico al suo personaggio.
Piccolo appunto: sarà il periodo particolare, sarà l'età...ma non posso non notare segni di invecchiamento nei vari personaggi storici, come Mimì, Fazio, Catarella...unico a non cambiare mai l'irascibile e golosissimo dottor Pasquano. La cosa è ovviamente fisiologica, dato che ormai sono passati vent'anni dalla messa in onda del primo episodio, eppure mi ha messo un po' di malinconia, oltre a rinsaldare l'affetto che provo per questi personaggi, in fondo cresciuti con me.....
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