giovedì 17 dicembre 2015

La figlia di Elisa- Ritorno a Rivombrosa, 2007







Regia di Cinzia TH Torrini   con Sarah Felberbaum (Agnese Ristori),Giulio Berruti (Andrea Van Necker),Paolo Seganti (Martino Ristori), Anna Sanfroncik (Vittoria Granieri),Valentina Pace (Emilia Radicati),Jane Alexander (Lucrezia Van Necker),Giorgio Borghetti (Lorenzo Loya).

1797: Agnese, figlia di Elisa e Fabrizio, torna a Rivombrosa dopo aver completato gli studi in un prestigioso collegio parigino. Ad attenderla, il fratello Martino, ora conte Ristori, in procinto di sposarsi con la marchesina Vittoria.Sulla strada del ritorno, la carrozza su cui viaggia Agnese viene aggredita dallo Sparviero, un temuto brigante della zona che rapina le carrozze dei ricchi per dare il ricavato ai contadini vessati dai francesi che controllano la zona. Lo sparviero tuttavia lascia andare la giovane donna, che torna a casa incolume.
Agnese non può certo immaginare che dietro lo sparviero si nasconda in realtà il marchese Andrea Van Necker, figlio della terribile Lucrezia che ora, sola e decaduta, odia più che mai i Ristori. E ovviamente le cose si complicano quando i due giovani, inconsapevoli delle reali identità, si innamorano....
Ed eccoci  alla terza serie dedicata all’eroina televisiva più famosa delgi ultimi anni, Elisa di Rivombrosa.Per la verità come tutti sanno la terza serie non tratta più di Elisa ma appunto- come dice il titolo-di sua figlia Agnese( che nella seconda serie appare bambina).
Devo essere sincera, non amo la lunga serialità, soprattutto nelle storie che mi sono piaciute, e in questo caso particolare quando avevo letto la notizia che sarebbero state narrate anche le avventure della figlia di Elisa, mi ero detta: “cosa non si fa per allungare la brodaglia!”; mi ero ripromessa di non guardarlo nemmeno. Ebbene, questo è uno dei casi in cui ho preso un lampante abbaglio: infatti per curiosità ho deciso di guardare lo stesso la prima puntata e…colpo di fulmine!!!! Ho amato da subito questa serie come la  prima, mi sono appassionata subito alla storia apprezzandone personaggi e narrazione.Ho letto molte critiche da parte del pubblico e molti paragoni sul fatto che il personaggio di Agnese non riesce a mettere in ombra quello  di Elisa, ma queste persone non hanno capito nulla: non è questo lo scopo della fiction, questa è la storia di Agnese, non quella di Elisa, e nessuno deve superare nessuno: è una storia a sé, con tutti i suoi difetti e pregi, ma si vede chiaramente che non è stata fatta per scopiazzare la precedente. Quindi i paragoni seppur naturali, sono inutili. 
Agnese( interpretata dall’attrice Sarah Felberbaum), mi è piaciuta molto, è una giovane donna del suo tempo dolce ma con grande spirito e forza di carattere; diversa ma simile alla madre, è un personaggio a sé che si muove da solo liberandosi dall’ingombrante paragone con la figura materna. La sua bellissima storia d’amore con Andrea mi ha commossa e appassionata, nonostante vari luoghi comuni e varie incongruenze narrative.023001041460[1]
Per esempio: Andrea è figlio di Lucrezia, la quale però non aveva figli in nessuna delle due serie precedenti; Elisa,Anna e tutti i personaggi della prima serie sono morti tutti prematuramente, ma non ci viene nemmeno spiegato come…possibile?Gli spettatori si sono accorti di questo…personalmente la mia impressione è che con questa terza serie hanno voluto cancellare una deludente seconda serie riportando le cose la loro “corso naturale”.
E che dire di Andrea (interpretato dall’attore Giulio  Berruti)? L’eroe per antonomasia: bellissimo (mamma mia quant’è bellooooooooo!!!!!!Vero che un attore si giudica per la sua capacità recitativa, ma anche l’occhio vuole la sua parte, e io poi ho un debole per i mori!!!), coraggioso, appassionato, fedele, che lotta contro le ingiustizie della povera gente anche se nobile…basta ho detto tutto! So bene che non esistono persone così nella realtà, ma quant’è bello sognare, a volte....
L’unico personaggio che non mi è piaciuto è Martino: era così carino e simpatico da piccolo, e da grande come lo ritroviamo?Col volto dell’attore più brutto e  antipatico d’Italia, Paolo Seganti; ma non ce n’era un altro?! Quando lo vedevo mi veniva l’affanno..oltretutto gli hanno affibbiato una storiella scontata e bruttina, in cui lui comunque non ci ha fatto una gran figura;unico lato positivo, il grande affetto per la sorella.Mi è piaciuto molto anch il personaggio della “cattiva “Vittoria (Anna Safronick), etichetta in realtà troppo restrittiva per un personaggio ben più complesso: una donna del suo tempo che cerca un suo posto nel mondo e felicità, con metodi spesso discutibili, ma in realtà solo tormentata  e infelice.
Una bellissima storia d’amore,coraggio e lealtà, girata oltretutto molto bene.



Nessun commento:

Posta un commento