Regia di Edoardo Leo, con Luca Argentero (Diego), Edoardo Leo (Fausto), Carlo Buccirosso (Vito), Anna Foglietta (Elisa), Claudio Amendola Sergio).
Diego, Fausto e Claudio sono tre quarantenni in crisi esistenziale ed economica che incontratisi per caso, decidono di aprire un agriturismo in . A loro si aggiunge in seguito Sergio, comunista vecchio stampo con cui Fausto ha un debito, e grazie alla sua presenza ristrutturano da soli il casale ma devono fare i conti con la malavita locale che viene a reclamare il pizzo ancora prima che il locale sia aperto. Che fare? I nostri eroi non trovano di meglio ce sequestrare Vito, il primo camorrista che si presenta. e sotterrare nello spiazzo davanti al casale la sua vecchia Giulia, che avendo uno stereo difettoso e una batteria indistruttibile riserverà una grossa sorpresa a tutti....
Simpatico film italiano (tratto dal romanzo "Giulia 1300 e altri miracoli" di Fabio Bartolomei )che, ancora una volta,ci parla di uno dei tanti modi di affrontare la maledetta crisi che ormai da anni imperversa nel nostro Paese e nel resto del mondo occidentale.
Non è un film risolutivo, tutt'altro (come si vedrà nel finale), ma lascia la porta aperta a varie interpretazioni sia su come andranno le cose che sul senso della storia, che sotto sotto ho trovato più malinconica di ciò che si crederebbe in una commedia: i protagonisti sono personaggi come tanti, che nella vita per vari motivi non ne hanno combinata una giusta e si ritrovano, a 40 anni o giù di lì, con un pugno di mosche in mano o anche meno. Se ci pensiamo bene, quante persone conosciamo in queste condizioni? Magari anche noi siamo così....
Viste le circostanze non resta loro che attuare un piano B (che, come dice Argentero, "a 20 anni è un ciringuito sulla spiaggia, a 40 un agriturismo) che li salvi dal totale fallimento morale ed esistenziale prima ancora che economico: Fausto, Diego, claudio e Sergio investono tutto ciò che gli rimane nell'agriturismo anche a livello morale e personale, perchè si rendono conto che è forse l'ultima occasione che gli rimane per fare qualcosa di bello, di desiderabile nella loro vita. Viene da dire che almeno loro ce l'hanno un piano B....
Il gruppo corale dei protagonisti ricalca uno schema tipico della commedia italiana, quello dell'Armata Brancaleone che si barcamena come meglio può per rimanere a galla, anche se qui in certe parti l'effetto "corale" è un po' sacrificato dall'individualità delle interpretazioni, che a mio avviso puntano di più sulla caratterizzazione individuale che sul gruppo; un complimenti particolare comunque ad Amendola: ma quanti ne ho visti di comunistoni indottrinati come Sergio?! Molto Brava anche Anna Foglietta nel ruolo della ex brava ragazza timida e disponibile diventata una sciroccata che addirittura non sa di chi è incinta: una presenza simpatica e gentile nel film, con quei vestiti strani e quel pancione all'aria.
Certo ho avuto qualche dubbio sul presentare la figura del camorrista buono, che vorrebbe cambiare e a cui l'agriturismo offre una breve occasione; ma in fondo non stona poi tanto.
Ultimo appunto: certo che pure a me piacerebbe andare in gita in un agriturismo del genere!
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