Regia di Jonathan Dayton, con Abigail Breslin (Olive Hoover), Toni Collette (Sheryl Hoover),Greg Kinnear (Richard Hoover),Paul Dano (Dwayne Hoover),Alan Arkin (Edwin Hoover),Steve Carrell (Frank Ginsberg).
Gli Hoover sono una strampalata famiglia composta dal padre Richard- che tiene inutili seminari sull'argomento "come avere successo"-, dalla mamma Sheryl, casalinga sempre disponibile che cerca di motivare tutti,dal nonno Edwin (cacciato dalla casa di riposo per la sua sregolatezza e per il suo amore per la marjuana)e dai due figli Dwayne (che ha fatto voto di silenzio finchè non avrà il permesso di iscriversi all'accademia areonautica) e Olive, sette anni, il cui sogno è partecipare al concorso di "Little Miss America".
A loro si aggiunge Frank, fratello di Sheryl, omosessuale in crisi che ha appena tentato il suicidio e, appena dimesso dall'ospedale, viene ospitato dai congiunti.
Il sogno di Olive è sostenuto dal nonno Edwin, che ogni giorno aiuta la nipote a prepararsi con una segreta coreografia da lui ideata; a questo punto anche i genitori decidono di assecondare il desiderio della piccola e tutta la famiglia parte per la California-luogo dove si terranno le selezioni- su uno scassato pullmino Volkswagen anni '70. Durante il viaggio ne succederanno di tutti i colori....
Grande successo al cinema nell'anno 2006/2007 per questa pellicola uscita dal Sundance Film Festival,che riuscì ad arrivare all' Academy vincendo due Oscar (migliore sceneggiatura originale e Alan Arkin migliore attore non protagonista), successo meritato dato che, almeno secondo me, è un'ottimo film.
Protagonista una delle migliori bambine cinematografiche in assoluto, la piccola Olive, dolce bambina senza particolari qualità o specialità se non la dolcezza e l'innocenza della sua età, e un sogno altrettanto tipico: diventare "Piccola Miss California". Sogno che fa sorridere amaramente lo spettatore dato che Olive è l'esatto contrario- per fortuna sua- delle piccole Miss che sfilano in questa "fiera degli orrori" (Qualcuno conosce il programma di Real Time a tema?): occhialuta e cicciotta, chiunque le direbbe di lasciare perdere, se non altro per non mandarla incontro precocemente con una dolorosa disillusione. Ma la disastrata famiglia di cui fa parte, un po' per noncuranza (dato che ognuno preso dai propri problemi) e un po' tanto per fare, la supporta accompagnandola al concorso in un viaggio sgangherato come il vecchio pullmino Volksvagen che gli Hoover usano per spostarsi; un viaggio che alla fine servirà un po' a tutti, per fare pace con sè stessi e rinsaldare i rapporti familiari.
Sono una famiglia vera legata da affetto, anche se a modo loro: ognuno dei persona infatti reca problemi e frustrazioni che non riesce a condividere troppo con gli altri, perfino la mamma premurosa e amorevole fatica a reggere questo suo ruolo; l'unico che sembra davvero a suo agio è il nonno, espulso dalla casa di risposo perchè si faceva le canne e - come la storia e sopratutto il finale dimostreranno- è veramente un personaggio sui generis" e forse, l'unico veramente soddisfatto della vita che fa.
Il padre è uno scrittore fallito che tiene seminari su "come avere successo", cosa che evidentemente a lui non riesce, lo zio è reduce da un tentativo di suicidio causato dal non riuscire a vivere senza complessi la propria omosessualità e il fratello non è stato ammesso all'accademia per via di un difetto fisico: probabilmente essi vedono nel sogno di Olive anche un riscatto per sè stessi.
che alla fine avranno, anche se solo come famiglia.
Ottimi interpreti, alan Arkin premiato appunto con l'Oscar per il ruolo dello zio Frank, ma sopratutto da ricordare la piccola, bravissima Abigail Breslin, lontana anni luce dai bambini leziosi e antipatichini spesso presentati nei film.
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