Regia di Francesca Archibugi, con Alessandro Gassman (Paolo), Valeria Golino (Betta),Luigi Lo Cascio (Sandro), Micaela Ramazzotti (Simona), Rocco Papaleo (Luciano).
Un gruppo di amici si ritrovano a cena a casa di Betta e , coppia in crisi: durante la cena Paolo, fratello di Betta, annuncia che lui e sua moglie Simona chiameranno Benito il figlio che aspettano.
Quello che in realtà è solo uno scherzo scatena una serie di reazioni a catena che metterà alla prova un'amicizia ventennale.....
Al contrario di quanto è stato detto, questo film non è la versione italiana della commedia francese "Cena tra amici" (2011), ma è ispirata alla stessa commedia teatrale che ha dato vita al predecessore.
Rimane il punto centrale di una cena fra amici che finisce per trasformarsi in un confronto reciproco e a tratti devastante, che porterà alla luce verità nascoste, cose non dette, nevrosi e piccolezze di questo gruppo di amici borghesi così diversi fra loro ma anche simili.
Tutto nasce da quando la coppia Gassman- Ramazzotti (lui agente immobiliare arricchito, lei aspirante scrittrice) comunica agli altri che il nome scelto per il figlio atteso è Benito (omaggio a " Benito ", uno dei libri preferiti di Paolo): nella famiglia di originin ebraiche, antifascista e borghese intellettuale dei Pontecorvo, con cui a Parte Simona tutti gli altri sono cresciuti (anche se i due figli sono solo Betta e Paolo) è una cosa inconcepibile, un affronto terribile, una specie di delitto quasi, in particolare per Sandro, marito di Betta, che evidentemente soffre da sempre di un complesso di inferiorità e di appartenenza che lo porta a deificare questa famiglia più di quanto facciano i suoi stessi componenti; è lui infatti, con l'insopportabile abitudine di twittare mentre è assieme agli altri, il più snob fra tutti, quello che si inalbera (apprendo ridicolo) per il nome e che fa scoppiare tutto il resto. Personaggio che probabilmente pensa cosi tanto agli affari degli altri per non affrontare i propri problemi.
Personaggio un po' a parte, diciamo super partes, Simona, romana coatta e aspirante scrittrice che ha scritto un romanzo per buona parte opera di un ghost writer, ma che rappresenta la persona senza ipocrisie o veli o scheletri nell'armadio che , essendo appunto super partes, con la sua presenza aiuta gli altri a non andare del tutto alla deriva in una serata che doveva essere come tante e invece.....
Bravi tutti gli attori, che si dividono equamente la scena senza prevaricare sugli altri e caratterizzano ottimamente i personaggi con luci e ombre di ciascuno.
Scena clou del film la simpatica interpretazione del quartetto di amici di "Telefonami tra vent'anni" di Lucio Dalla.
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