venerdì 11 aprile 2014

Il grande sogno, 2009


Regia di Michele Placido, con Riccardo Scamarcio (Nicola), Jasmine Trinca (Laura), Luca Argentero(Libero), Laura Morante (Maddalena ), Silvio Orlando (comandante), Marco Iermanò(Andrea).

Nel 1967 il poliziotto Nicola ha un grande sogno:diventare attore, tant’è vero che al lavoro alterna provini; viene mandato come infiltrato in un’università, dove conosce Laura, studentessa di famiglia cattolica insofferente alle imposizioni della famiglia e pronta a lottare contro le ingiustizie, e Libero, studente comunista sempre in prima fila quando si tratta di organizzare assemblee e manifestazioni.
Inizialmente attratta da Libero, Laura si innamora ricambiata di Nicola, ma quando scopre che è un poliziotto si sente imbrogliata e lo lascia. Nel frattempo arriva il ’68, che cambierà per sempre la storia del nostro Paese e anche le vite dei tre protagonisti…


In questo film Michele Placido narra la sua visione del’68 italiano nelle università, visione non certo nuova e anche, se vogliamo, conservatrice in molti punti(poliziotti cattivi contro studenti buoni). Tra l’altro il personaggio di Nicola è ispirato proprio a lui, che da giovane abbandonò la divisa per fare l’attore.
Il film inizia bene come storia, ma poi continua disperdendosi, a mio avviso, tra ideologie contrapposte, dubbi amorosi, liti familiari e tanto altro, tant’è vero che nell’ultima mezz’ora ho davvero perso i colpi(ma forse non ero dell’umore adatto!).In complesso, il grande sogno del titolo non è solo quello di Nicola di fare l’attore e di Laura e Libero di costruire una società più giusta, ma anche il sogno di una nazione di cambiare in meglio.Ma come dice Nicola, dai sogni prima o poi ci si risveglia..e infatti sappiamo tutti anche i lati negativi che questo ’68 ha avuto in seguito(leggi:terrorismo italiano)
Ho invece trovato davvero bene caratterizzati i tre protagonisti, soprattutto Laura, la ragazza di famiglia e matrice cattolica, tutta perfettina e perbenino  che piano piano prende coscienza delle ingiustizie e della limitatezza della sua condizione e si attiva per lottare sia per gli altri che per sé stessa, emancipandosi dalla famiglia e crescendo come donna. Bravo anche Luca Argentero anche se il suo personaggio appare più macchietti stico degli altri due.
Ovviamente, bellissima colonna sonora…ma visto il periodo non poteva essere altrimenti.


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