Regia di, con Paul Wesley (Stefan Salvatore), Nina Dobrev (Elena gilbert), Ian Somerhalder (Damon Salvatore),Steven McQueen (Jeremy Gilbert),Candice Accola (Caroline Forbes), Katherina Grahm (Bonnie Bennett), Michael Trevino (Tyler Lockwood), Claire Holt (Rebekah),Joseph Morgan (Klaus).
A causa del patto stretto con Klaus per salvare Damon dalla morte per morsoa, di licantropo, Stefan è costretto ad abbandonare con lui Mystic Falls e seguirlo in giro per l’America per aiutarlo a realizzare il suo obiettivo: creare altri ibridi come lui e recuperare le bare dei suoi familiari. Tutto ciò gli fa gradatamente perdere la sua umanità e ritornare ia tempi in cui era un vampiro sanguinario che seminava morte e distruzione.
Frattanto Elena e Damon non si arrendono e cercano di seguirlo per rintracciarlo e aiutarlo, Elena in particolare si assoggetta a un duro addestramento per difendersi da esseri soprannaturali di ogni tipo. Questa vicinanza finisce inevitabilmente per rinforzare il loro legame…
Questo l’incipit della complicata terza stagione della serie tv liberissimamente ispirata alla serie di libri di Lisa Jane Smith.
Se il legame Elena- Stefan-Damon comincia veramente a stancare (non che sia mai stato molto appassionante), anche i colpi di scena sono abbastanza prevedibili:tipo Stefan che ridiventa cattivo o Damon ed Elena che si lasciano andare a un bacio non proprio innocente…in compenso,le novità e colpi di scena migliori arrivano dalla famiglia new entry, i Michaelson, i vampiri originali che tutti temono e di cui nella seconda stagione abbiamo già conosciuto Eljia e Klaus.
Ai quali si aggiungono la sorella Rebekah, la madre Esther, e soprattutto il terribile padre Mikael (che, come il terribilissimo figlio Klaus di cui tutti avevano terrore solo a sentirlo nominare nella seconda stagione, alla sottoscritta una volta apparso è sembrato il topolino partorito dalla montagna), una famiglia unita da odio, rancore e amore misti in un tutt’uno inestricabile. Forse, alla fin fine,più interessanti loro e il loro interagire con gli altri personaggi, per quanto a volte improbabile (da dove salta fuori l’improvvisa simpatia di Klaus per Caroline?).
Nel complesso però la carenza di idee comincia a farsi sentire, come purtroppo succede a molte serie tv (trovo che alla lunga serialità alla fin fine sia un problema, non per nulla molti attori se ne vanno dopo un po’, anche per non rimanere ancorati sempre allo s tesso personaggio); gli attori sono bravi (sopratutti il solito Ian Somerholder, ma anche Joseph Morgan nel ruolo di Klaus e nel ruolo della madre Esther), ma purtroppo non basta. Vedremo come sarà la quarta serie, anche se mi è stato preannunciato che sarebbe da lasciare perdere….
Ahimé, non sono riuscita a finire la prima stagione...
RispondiEliminapeccato, a mio avviso è qeulla che merita di più.
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