giovedì 1 aprile 2021

Ritorno al bosco dei 100 acri (Christopher Robin), 2018


 Regia di Marc Foster, con Ewan McGregor (Christopher Robin Milne), Hayley Atwell (Eve Milne), Bronte Carmichael (Madeleine Milne), con le voci italiane di: Marco Bresciani ( Winny Pooh),Luca Biagini ( Tigro), Paolo Buglioni ( Ih Oh), Luca Del Fabbro (Pimpi).


Londra 1948: Christopher Robin Milne lavora come impiegato in una valigeria ed è sposato con una figlia, Madeleine, che ama molto ma per cui non trova mai tempo. Insomma, non sembra avere molto in comune con il bambino che molti anni prima giocava nel Bosco dei Cento Acri con Winny Pooh, Tigro, Pimpi; ma in un momento di grave difficoltà personale e lavorativa saranno proprio i vecchi amici del passato a venire ad aiutarlo, inaspettatamente...


Assieme ad Alice Liddell e Peter Lewellyn-Davies, Christopher Robin Milne è uno dei tre bambini realmente esistiti della letteratura per l'infanzia, dato che è proprio da lui e dai suoi giochi d'infanzia che suo padre, lo scrittore Alan Milne, trasse ispirazione per l'opera che lo rese celebre, "Le avventure di Winny The Pooh". Con gli altri due condivide non solo la nazionalità, ma sopratutto il fatto che la celebrità dovuta a causa del libro di riferimento condizionò negativamente la loro vita: anche da adulti, la gente continuò ad indentificarli con i personaggi infantili,spesso accettando di malavoglia il fatto di trovarsi davanti una signora di mezza età addolorata dalla morte in guerra di due figli (Alice Liddell), o un ombroso libraio  che ovviamente non giocava più con i pupazzi dell'orso e del tigrotto (Christopher Robin)   subendo una fama non cercata e spesso dannosa (Peter Lewellyn Davies arrivò a suicidarsi)

Questo film racconta la vita da adulto (romanzata, dacchè quella vera fu molto più tragica per lui e la sua famiglia) di Christopher Robin, che da lungo tempo ormai non è più un bambino: ora ha a sua volta una famiglia (la moglie Eve e la figlia Madeleine) e lavora come impiegato amministrativo in una ditta che confeziona valigerie.  


Siamo dell'immediato secondo dopoguerra e la necessità di rialzarsi e ricostruire l'economia del paese è molto forte: l'ex bambino che attraverso una porta i un albero entrava nel bosco dei Cento Acri ora è oberato di responsabilità e per via del lavoro trascura la famiglia, arrivando a rinunciare a una breve vacanza da tempo programmata nella sua terra natale per fare conoscere alla figlia i luoghi della sua infanzia. Peccato che proprio in quei luoghi, quasi contemporaneamente, Winny Pooh abbia varcato la famosa porta e non trovi più i suoi amici! Cercando cercando però, ritrova Christopher Robin...ed è l'unico a vedere ancora in quel signore adulto che non ha tempo per la propria figlia pur amandola il bambino che è stato un tempo. Da qui parte una storia molto carina, fiabesca ma con tratti di realtà, dove vengono passati messaggi positivi quali l'importanza di non perdere il contatto con il bambino che siamo stati, di trovare il giusto equilibrio fra lavoro e famiglia e fra responsabilità e svago...forse cose un po' scontate ma che a volte davvero è facile perdere. 

Vedere Pooh e soci in versione digitale personalmente mi ha messo un po' di malinconia, ma non è un effetto sgradevole come in altri remake o situazioni di questo tipo. Ho ritrovato con piacere Ewan McGregor, uno dei miei attori preferiti che non vedevo da tempo nel ruolo del protagonista, in generale ho trovato molto bravi anche tutti gli altri. Insomma, non il solito live action di cui francamente faremmo volentieri a meno e che "stupra" la storia originale, ma una storia a sè stante che ha qualcosa di proprio da comunicare al pubblico.




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