mercoledì 7 aprile 2021

La soffiatrice di vetro (Die Glasbläserin), 2016


 Regia di Christiane Balthasar, con Louise Heyer (Johanna Steinemman),Maria Enrich (Marie Steinneman), Robert Gwisdek (Peter Maienbaum), Franz Dinda (Thomas Heimer)


Germania, 1891: alla morte del padre, di professione soffiatore di vetro, le sorelle Marie e Johanna rimangono sole.Dato che  la professione di vetraio è considerata esclusivamente maschile  le due sorelle, seppure esperte grazie all'istruzione avuta  in vita, non possono portare avanti la bottega del padre come invece vorrebbero. Johanna trova lavoro in città come assistente presso un importante commerciante, mentre Marie viene assunta per dipingere manufatti in vetro in una fabbrica del luogo....



Tratto dal romanzo omonimo ( ) di  Petra Durst-Benning, è un bella storia di coraggio e indipendenza al femminile, due sorelle che aiutandosi e sostenendosi trovano il proprio posto nel mondo. Il tutto non esente da sofferenze, drammi e purtroppo anche violenze; quest'ultima cosa non mi piace troppo ma a parte ciò il tutto è reso in modo molto realistico, sopratutto vista l'epoca in cui è ambientato il racconto.

Le due giovani attrici che interpretano Marie e Johanna sono brave e belle, affiatate tra di loro nel rendere il forte rapporto tra sorelle ed efficaci anche nel tratteggiare singolarmente i due personaggi: Johanna più indipendente va in città in cerca di fortuna e la trova (anche se solo per breve tempo), Marie apparentemente più timida si sposa e inizia una vita ordinaria sopportando un marito violento. Di nascosto però cntinua a portare avanti l'attività paterna e inizierà una collaborazione con la sorella che tenta di vendere i loro prodotti nel negozio di città dove lavora; è solo l'inizio di una collaborazione che darà i suoi frutti tempo dopo, dopo aver superato dolori, fatiche e altro. Una trama abbastanza semplice e lineare eppure ben diretta e interpretata, accattivante e interessante. 




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