venerdì 16 marzo 2018

Ben Hur, 2016

 Regia di Timur Bekmambetov, con Jack Houston (Giuda Ben Hur), Toby Crebbel (Messala),Nazanin Boniadi (Esther), Sofia Black D'Elia (Tirzah), Rodrigo Santor (Gesù), Morgan Freeman (Sceicco Ilderim).

Il nobile ebreo Giuda Ben Hur vive con la madre, la sorella Tirzah e il fratello adottivo Messala, guidando la famiglia dopo la morte del padre. I tempi non sono dei migliori: a Gerusalemme la gente è sempre più insofferente della dominazione romana che crea disparità sociali e religiose tra i cittadini delle diverse estrazioni, e gli episodi di violenza sono all'ordine del giorno. Anche Messala, di origine romana, dopo un litigio con il fratello si ribella e se ne va, raggiungendo le truppe romane e diventando centurione, senza più dare notizie di sè.
Tre anni dopo, Pilato arriva a Gerusalemme, e passando sotto la casa di Giuda è vittima di un incidente che viene scambiato per un attentato; ritenuto colpevole, Giuda viene condannato a diventare schiavo nelle galee, tutte le sue ricchezze espropriate e tutta la sua famiglia condannata alla crocifissione. Messala, che faceva parte della scorta di Pilato e sapeva la verità, non ha fatto nulla per qulla che fino ad allora era stata la sua famiglia; per questo motivo Giuda promette di vendicarsi....





"Non andrò MAAAAAAIIIIIII a vedere il nuovo Ben Huuuuuuuurrrrrrrrr!": questa è stata la reazione di mia mamma, signora 70enne il cui ultimo ingresso al cinema risale al 1977 (a parte un'esilarante incursione nel 2001) e di cui il famoso capolavoro del 1961   è uno dei film preferiti di sempre (come del resto, lo è per me). Riporto la sua reazione perchè penso che sia stata quella di moltissimi altri spettatori, e in fondo un po' è stata anche la mia, tant'è vero che in effetti non sono andata a vede il film al cinema. Poi però- considerato  che anche  il kolossal con Charlton Heston è a sua volta un remake della prima versione del 1920, tratta dal romanzo omonimo di Lew Wallace- ho deciso qualche giorno fa di vederlo ugualmente a gratis, tanto per curiosità.
Ed in effetti, non ho avuto la cattiva opinione che mi aspettavo.
Innanzitutto ho cercato di accostarmi al film non tanto come il sacrilego remake del grande capolavoro, ma come un film a sè stante, tratto da un romanzo come tanti altri; questo atteggiamento mi ha permesso già altre volte di non cadere nella trappola dei paragoni facili, anche se non posso non dire che l'altro rimarrà sempre uno dei miei film del cuore, e comunque di qualità superiore. 

La storia presenta pochi punti in comune con l'altro film, e molte differenze: ad esempio, Beh Hur sposa subito Esther e quindi quando verrà separato dalla famiglia perderà anche lei; inoltre, Messala è un giovane romano adottato da piccolo dal padre del protagonista, e pur essendo vissuto come affezionato fratello adottivo è evidente il complesso di inferiorità che mostra perchè consapevole del fatto che non sarà mai considerato alla pari dei nobili. Certo tutto ciò non basta a spiegarne la stronzaggine verso una famiglia che comunque l'ha accolto, e di cui inizialmente era persino intenzionato a sposarne la figlia; ma purtroppo i personaggi sono poco approfonditi in generale. 
Il grosso difetto del film a mio avviso è appunto l'essersi preoccupati di più delle scenografie, dell'azione, delle "scene da kolossal" in un film che kolossal non è, con il risultato quindi che i personaggi sono rimasti affidati alal buona volontà degli attori che certo non può tutto, e le scene sopraddette non se le ricorda più nessuno appena finito il film. Novità anche per la figura di Gesù, qui appare come personaggio vero e proprio e interagisce molto di più con gli altri.
Un decente film d'azione a sfondo storico, senza infamia e senza lode, insomma.


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