sabato 2 agosto 2014

12 anni schiavo ( 12 years a slave),2014


Regia di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor (Solomon Northup),Michael Fassbender (Edwin Epps), Lupita Nyong'O (Patsey),Benedict Cumbertach (William Ford),Sarah Paulson (Mary Epps),Brad Pitt (Samuel Bass).


Nel 1841 Solomon Northup,cittadino nero ma nato libero che vive agiatamente con  la moglie e i due figli, viene rapito e ridotto in schiavitù da due mercanti di schiavi, nella totale imposibilità di dimostrare le sue vere origini, essendo stato privato dei documenti. Gli viene cambiato il nome in Brett e venduto dapprima a William Ford, padrone umano e giusto, poi al crudele Edwin Epps, sadico maltrattatore dei suoi schiavi  che abusa anche della giovane schiava Patsey. Solo dopo 12 lunghi anni di sofferenze indicibili Solomon riuscirà, con l'aiuto dell'abolizionista Samuel Bass, a rintracciare gli amici che possono aiutarlo, ponendo fine alla sua schiavitù.


Storia vera tratta da un romanzo autobiografico ("12 anni schiavo" di Solomon Northup), è il film che quest'anno ha trionfato allaNotte Degli Oscar, aggiudicandosi, oltre alla statuetta come miglior film, quella per la miglior sceneggiatura non originale e quella alla miglior attrice non protagonista, Lupita Nyong'O.
Premi meritati (sopratutto quello alla Nyong'O, davvero bravissima), anche se un po' scontati: da sempre questo tipo di storie,sopratutto se vere, "tirano" molto per l'Academy.
Il film è molto duro, al contrario di altri sull'argomento qui c'è pochissima umanità,quasi tutta ricondotta alla figura del protagonista e alla sua lotta non solo per liberarsi e tornare dalla sua famiglia,ma anche per mantenere la sua dimensione come uomo ed essere umano in un mondo,in un tempo e in una situazione in  cui la maggior parte delle persone la perde.
Molto importante a riguardo la scena dove Solomon rifiuta di accondiscendere alla tragica e disperata richiesta della povera Patsey,la schiava costretta a subire i soprusi sessuali da parte del crudele padrone e le violenze fisiche e psicologiche da parte della di lui moglie, di ucciderla per pietà, per liberarla da tutta quella disperazione: una scene a mio avviso molto più forte delle tante di violenza pur forte presenti nel film.
Solomon riuscirà quasi del tutto nel suo proposito di non perdere la propria umanità, dovrà comunque scendere a compromessi e quando verrà rintracciato non potrà fare comunque nulla per i suoi compagni di sventura.
Attori bravi a rendere i loro personaggi, in particolare Fassbender nel ruolo del crudele e odioso Edwin Epps, personaggio al quale al cinema durante la visione sono stati augurati ad alta voce dagli spettatori i peggiori tormenti umanamente pensabili, e Lupita Nyong' O nei panni di Patsey, un ruolo veramente difficile e doloroso. In alcuni casi i produttori hanno sfruttato nei manifesti il nome di Brad Pitt, messo in primo piano anche rispetto al protagonista, nonostante la sua apparizione  sia molto breve (non più di dieci minuti, nonostante ricopra un  ruolo molto importante, quello dell'abolizionista Samuel Bass)...cosa non si fa per attirare il pubblico!

2 commenti:

  1. A dire il vero, la vittoria agli Oscar non è stata poi così netta. Gravity e Dallas Buyers Club si sono spartiti la gran parte degli altri premi principali (con Blue Jasmine ed Her in terzo piano).

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    1. per trionfato intendevo dire che ha vintoil premio come miglior film, quello principale.

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