martedì 2 aprile 2024

Ragazze vincenti (A league of their own), 1992

 


Regia di Penny Marshall, con Geena Davis (Dottie ), Lory Petty ( Kit ), Tom Hanks (Jimmy Dougal ), Megan Cavanagh(Marla ), Madonna ( Mae), Rosie O'Donnel ( ), Betty Schram (Evelyn ), Gary Marshall (Walter Harvey)


USA, 1943: a causa della mancanza di giocatori uomini- impegnati al fronte- il campionato di baseball rischia di saltare; l'industriale dolciario Walter Harvey ha così l'idea di aprire il baseball anche alle donne, finanziando un campionato di baseball femminile. Vengono reclutate giocatrici da ogni parte d'America, tra cui spiccano le sorelle Dottie e Kit, la vivace May con l'amica Doris, la timida e bruttina Marla e molte altre, che formano una squadra chiamata "Rockford Peaches"; ad allenarle Jimmy Dougal, un ex campione di baseball caduto nel dimenticatoio a causa dell'alcolismo....




Oggi torniamo agli anni '90 con un bel film al femminile che racconta una storia vera: la nascita della "All American Girls professional Baseball League", il primo campionato di baseball femminile, che si giocò dal 1943 al 1954. Durante la guerra infatti, non essendo disponibili giocatori uomini perchè impegnati al fronte, si decise di aprire lo sport alle donne per la prima volta. 


Nonostante il film sia obiettivamente di poche pretese e miri principalmente a intrattenere e raccontare una bella storia, funziona probabilmente proprio per queste caratteristiche, che non necessariamente sono un difetto: anzi in questo caso sono il pregio principale del film, assieme a un cast azzeccato ed eterogeneo, dove vengono rappresentati svariati personaggi: le sorelle - rivali, la ragazza timida, il maschiaccio (interpretata da Madonna in un ruolo molto adatto per lei), la madre costretta a portarsi dietro il pestifero figlioletto, la ragazza probabilmente lesbica, il campione decaduto in crisi, l'impresario con mentalità moderna che decide di dare una chance alle ragazze; ogni interprete ben compreso nel suo ruolo e amalgamato con gli altri, in modo da dare vita a una serie di personaggi che, seppure a volte non troppo approfonditi (anche se c'è da dire che, per cogliere determinate sfumature e caratterizzazioni, bisogna vedere il film più di una volta), rimangono nel cuore dello spettatore riuscendo ad accendere il suo interesse sia per le storie dei singoli che per le sorti della squadra (anche in chi non conosce il baseball, sport per eccellenza in USA ma da noi non troppo considerato, sopratutto all'epoca dell'uscita del film nelle sale italiane).

Si ride, si riflette su argomenti importanti e ancora oggi attuali (anzi, a mio avviso si riflette più con questo film che con parecchie opere moderne "politicamente corrette") ci si commuove, si fa anche il tifo; alla fine ci si sente anche invogliati ad approfondire la vera storia delle giocatrici e del loro campionato, e si prova soddisfazione per quanto appena visto. Il che non è affatto poco, sopratutto al giorno d'oggi.







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