domenica 28 aprile 2024

Flaminia, 2024

 


Regia di Michela Giraud, con Michela Giraud ( Flaminia), Rita Abela (Ludovica), Antonello Fassari (Guido), Lucrezia Lante Della Rovere ( Francesca), Edoardo Purgatori (Alberto). 


Flaminia è una trentenne ricercatrice all'Università "La Sapienza", proviene da una ricca famiglia della Roma bene e sta per sposarsi con il fidanzato Alberto. Pochi giorni prima del matrimonio la sua vita viene sconvolto dall'arrivo in casa della sorellastra Ludovica, figlia di primo letto del padre: la giovane vive da anni in un centro di cura per disturbi mentali e viene rimandata temporaneamente a casa dopo aver cercato di appiccare un incendio proprio nella comunità dove vive. Flaminia si trova così suo malgrado  a doversi occupare di Ludovica che si rivela essere una vera e propria mina vagante...



Esordio al cinema per Michela Giraud, attrice comica impostasi all'attenzione del pubblico con il canale Youtube "Educazione cinica". Nonostante l'importanza del tema trattato (il rapporto tra due sorelle di cui una affetta da disturbo dello spettro autistico), nonostante il film non sia proprio male... nn sono riuscita a farmelo piacere pù di tanto; insomma, non è scattato quel "Quid" che, a volte, è necessario anche con un libro o un film. Succede, eh.....


Come dice la stessa autrice all'inizio, il film è ambientato a Roma Nord, tipica sede di ricchi cafoni e strxxxzi che abbiamo imparato a conoscere in innumerevoli film: anche la protagonista appartiene a questo mondo, anche se non del tutto dato che, essendo il padre un chirurgo plastico, la famiglia viene considerata "arricchita" e quindi guardata con un certo disprezzo. Pur essendo una giovane donna intelligente, spigliata e con un marcato senso dell'umorismo Flaminia si è lasciata influenzare dalle aspettative materne e si è adeguata a ogni costo a un modo di vivere in cui essere fighi è il valore essenziale. Nonostante il suo fisico poco longilineo (o forse, proprio per quello) le sue giornate trascorrono tra centri benessere, shopping, amiche oche e un fidanzato bello con cui c'è un rapporto particolare ma non certo di amore. 

Ovvio che in una vita come questa l'arrivo di Ludovica, sorella con spettro autistico che vive da tempo in comunità quasi "nascosta" dalla famiglia, rappresenta un terremoto che potrebbe sconvolgere ka perfetta vita della sorella fin dalle fondamenta; e così sarà, ma in un modo alla fine fine positivo, che porta Flaminia e anche altri accanto a lei a togliersi le maschere dell'ipocrisia e a tornare una dimensione più umana. Certo l'impatto non sarà privo di conseguenze, in particolare nel rapporto con il fidanzato. 

Detto questo, la sceneggiatura a mio avviso ha parecchie buche: non viene ben spiegato cosa sia successo in famiglia durante l'infanzia delle due sorelle, vengono piazzati un po' a caso personaggi che si intuisce siano stati importanti per la vita di Flaminia tempo prima, ma non si spiega quasi nulla, lasciando tutto all'intuito dello spettatore. Forse si poteva fare meglio da questo punto di vista. 

Belle le interpretazioni degli attori, in particolare di Rita Abela nel difficile ruolo di Ludovica; Michela Giraud recita un po' con il freno a mano rispetto a come la conosciamo noi si youtube ma non credo sia una cosa negativa, in quanto così riesce a dosare anche i momenti seri e drammatici che per il suo personaggio non mancano del tutto. 




Nessun commento:

Posta un commento