domenica 2 febbraio 2020

Judy, 2019

Regia di Rupert Goold, con Renee Zellweggr (Judy Garland), Darcy Shaw (Judy ragazza), Rufus Sewell (Sidney Luft), Jessie Buckely (Rosalind), Fnn Witrock (Mickey Deans), Bella Ramsey (Lorna Luft).

1968: Judy Garland, da tempo in crisi esistenziale e lavorativa, per sbarcare il lunario accetta una serie di concerti a Londra...



E' sempre brutto svalutare il lavoro di un attore, in particolare quando esce da un periodo "no" e pur tenendo conto dell'enorme lavoro (che sicuramente c'è stato anche in questo caso) per entrare nei panni di un personaggio realmente esistito; ma purtroppo non si può nemmeno fare finta di non vedere quando in un film c'è qualcosa che non va. E in questo caso a non farmi digerire troppo il film (che comunque non  è nemmeno da buttare, eh!) è stata proprio la performance della Zellwegger, peraltro candidata all'Oscar per questa parte e data per superfavorita.
Uno dei grandi difetti di questa attrice - che personalmente ritengo più adatta alle commedie che difatti l'hanno resa famosa più che a un film drammatico come questo- è avere una mimica facciale improntata a smorfie e smorfiette varie, che a volte a lungo andare risultano decisamente fuori luogo ma che evidentemente la Zellwegger non può- o non vuole- tenere sotto controllo; peccato che non vadano bene in ogni film, c'è differenza tra la svampita Bridget Jones e la sofferente Judy Garland degli ultimi mesi di vita! E in questo caso spiace dirlo, ma è delle cose che più si notano dell'interpretazione dell'attrice...
Che rimedia con un evidente lavoro sul corpo (magro, tirato e sofferente) e sulla postura, ma non riesce a evitare quell'effetto "grottesco" che inficia tutto il resto.

Come già detto, il film ricopre gli ultimi mesi di vita della cantante e attrice, ormai da tempo in declino al punto di non riuscire più a lavorare perchè ritenuta inaffidabile (a causa dei suoi problemi di alcool e depressione) e impossibilitata quindi a mantenere i due figli minori Lorna e Joey (la primogenita Liza è già adulta compare brevemente in una scena annunciando il suo debutto alla madre); non ha nemmeno una casa dove vivere e quando viene sfrattata dalla suite di un albergo perchè non pagava, è costretta a ricorrere all'ex marito che, preoccupato per i figli ( e qui non ho potuto dargli torto) decide di attivarsi per chiedere il loro affidamento. Ma lo stato di malessere della Garland ha origini molto lontane, ed è così che inizia il film: sul set del fantastico mondo di Oz, primo grande successo della 17enne Judy, dietro le cui quinte però accadevano cose ben poco magiche ed edificanti. Il film mette bene in evidenza come la povera ragazzina sia stata sfruttata e abusata sia fisicamente che psicologicamente dapprima dalla famiglia d'origine (genitori      che  la abbandonarono al suo destino quando cominciò la carriera nel mondo del cinema) e poi da quella "adottiva" (i produttori e impresari della casa cinematografica), che cominciarono a rifilarle pasticche di ogni tipo per renderla più produttiva e in particolare- nel caso della Garland- per contenere l'aumento di peso visto che la ragazza aveva già un fisico tracagnotto. Oggi per gli attori bambini e ragazzini ci sono molte più tutele, ma all'epoca non era così e la Garland non fu certo l'unico caso di attrice bambina sacrificata dalle Majors sull'altare della fama e del denaro che rendeva. 
E' una parte del film che mi ha intristito tantissimo e mi ha fatto molto riflettere, ho trovato la giovane attrice Darcy Shaw (che interpreta appunto Judy Garland adolescente) molto meglio della sua controparte adulta; assistere alle violenze psicologiche dei potenti dell Majors che facevano leva sulla fame di affetto della ragazzina per distruggerla è stato molto duro. 
Purtroppo l'attrice si porterà dietro queste cose per tutta la vita, ed in questo senso è molto bella la scena (presumo inventata) della serata passata con i due fans inglesi, persone semplici ma piene di affetto che per poche ore riescono a darle il calore di cui ha bisogno. 
Il film può anche essere un'occasione per rispolverare la conoscenza di alcuni dei più grandi successi di Judy cantante. 



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