mercoledì 28 agosto 2019

Maria, regina di Scozia (Mary- Queen of Scotland), 2018

Regia di Josie Rourke, con Saoirse Roan (Mary Stuart), Margot Robbie (Elizabeth I), Joe Alwyn (Robert Dudley), Jack Lowden (Henry Darnley),Guy Pearce (William Cecil), Ismael Cruz Cordova (Davide Rizzio),Gemma Chan (Bess di Hardwick).

Nel 1561, alla morte del marito Francesco II di Francia, Mary Stuart ritorna in Scozia e si stabilisce presso il fratello James allo scopo di rivendicare il trono del proprio paese e farsi riconoscere come successore dalla cugina, Elizabeth I d'Inghilterra. In Inghilterra però la prospettiva di avere in futuro una regina cattolica non è affatto ben vista e Mary quindi è vista come un grosso pericolo da tenere sotto controllo; a tale scopo Elizabeth ordina a Mary di maritarsi con un nobile inglese ed ella sceglie Lord Darnley, che però le darà più problemi che altro. Nel frattempo anche in Scozia le rivolte contro Mary aumentano....



I film ad ambientazione storica mi attirano quasi sempre, e questo non ha fatto eccezione. E' stata una bella visione, pur non potendo non notare il difetto di strizzare troppo l'occhio a tematiche moderne che all'epoca non esistevano e che qui sono state inserite in maniera palesemente forzata.
Punto di forza principale sono sicuramente le due bravissime protagoniste, Saoirse Roan e Margot Robbie, meritatamente tra le giovani attrici emergenti più quotate. In un certo senso si mangiano letteralmente la scena pur avendone una sola  in comune (scena inventata, perchè storicamente non ci fu mai alcun incontro tra Mary ed Elizabeth), dando vita a due personaggi femminili in un certo senso soli contro tutti, a volte discriminate perchè donne nonostante il potere, abituate a vivere tra intrighi e tradimenti e a non fidarsi realmente di nessuno. Insomma alla fin fine non il massimo della vita, ho pensato io.
Due donne forti con tante debolezze (per entrambe il desiderio di amare ed avere figli, per Mary il desiderio di essere accettata dalla sua gente, per Elizabeth il dolore di non averne e in più anche il dolore per l'aspetto fisico decadente per via delle vecchiaia e delle malattie), capaci tuttavia di prendere decisioni difficili se non spietate; purtroppo il mondo a quell'epoca era davvero molto complicato.

Il film scorre, nulla da dire, ma come ho accennato prima cede a quella che è una moda del momento: infilare a tutti i costi tematiche "moderne" in trame che nulla c'entrano con esse, sopratutto per le epoche in cui è ambientata la storia. Due esempi su tutti: il presunto femminismo di Mary ed Elizabeth con accenna a una presunta "sorellanza" che ci dovrebbe essere fra loro (quando Mary scrive che loro due si dovrebbero sostenere perchè sole in un mondo di uomini, cosa vera solo fino a un certo punto) o la solita omosessualità, precisamente nella coppia Rizzio- Darnley,infilata stravolgendo la realtà storica: ci furono delle voci riguardo a ciò, ma Rizzio fu ritenuto anche l'amante di Mary per lungo tempo, quindi non capisco perchè dare per certe quelli che erano solo pettegolezzi di palazzo.
Il finale della vicenda è ben noto, da notare come può essere curioso il destino: Elizabeth fece di tutto per ostacolare Mary fino a tenerla in prigione quasi vent'anni e condannandola poi a morte, ma dato che lei di figli non ne ebbe poco prima della sua morte fu costretta  nominare proprio erede James, il figlio di Mary.
Nel 2019 il film ha ricevuto tre nominations agli Oscar: trucco, acconciatura e costumi.

Visto al cinema nel febbraio 2019.




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