Sono passati molti anni dal primo episodio, ma la famiglia Portokalos non è cambiata: dopo il fallimento dell'agenzia di viaggi dove lavorava, Toula è tornata nel ristorante di famiglia, dove si occupa così anche degli anziani genitori, Maria e Costa; a ciò si aggiungono i problemi adolescenziali della figlia Paris, che sogna di andare al college in un'altra città per distaccarsi dalla soffocante presenza della grande famiglia greca.
Durante una ricerca sulle sue origini Costa scopre che il certificato di matrimonio fra lui e Maria, avvenuto cinquant'anni prima, non è stato firmato e quindi il loro matrimonio non è valido; i due decidono di risposarsi, e Maria stavolta è intenzionata ad avere la bella cerimonia che non potè avere la prima volta a causa della guerra.
Ovvio che anche per questo matrimonio si movimenti in massa la famiglia Portokalos....
"Il mio grosso grasso matrimonio greco" è uno dei miei film favoriti, e Toula è il personaggio cinematografico a me più vicino, visto che- lieto fine a parte- è praticamente identica a me; per questo motivo ho deciso di vedere anche questo sequel venuto molti anni dopo non si sa il perchè, dato che- come nella maggior parte dei casi- non se ne sentiva minimamente il bisogno.
Risultato: il film si lascia vedere per la simpatia e l'affetto che suscitano i personaggi, ma sinceramente non è nulla di che. La trama è abbastanza sciocca e realizzata in modo sciatto, senza nessun tipo di approfondimento, al punto che spesso vengono ripetute gag e situazioni del primo film che qui non hanno alcun motivo di essere (come il nonno che dice alla nipote diciottenne "ti devi fidanzare perchè sei troppo vecchia", come lo diceva nel primo film alla di lei madre; nel primo film la gag aveva un senso, qui no). Gli stessi personaggi per quanto simpatici appaiono a tratti irritanti: Costa con la sua ossessione per la cultura di origine, Maria con quella per la cerimonia greca, la stessa Toula con l'attaccamento alla figlia: francamente quando ha gridato "perchè vuoi andare via da me?!" in maniera tragica alla notizia che la ragazza ha scelto un college in un'altra città, non ho potuto non provare la massima solidarietà per la povera Paris.
Gli unici personaggi meritevoli (il fratello di Costa, zia Voula e la bisnonna) sono molto abbandonati a sè stessi: solo la bisnonna riserverà qualche sorpresa. Ma ovviamente non basta.
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