Regia di Agnieszka Holland, con Kate Maberly (Mary Lennox), Andrew Knott (Deacon), Heydon Prowse (Colin Craven), John Linch (Lord Archibald Craven),Maggie Smith (Mrs Medlock).
Mary Lennox, vivace bambina di dieci anni, è nata e cresciuta in India, ma quando i genitori muoiono a causa di un terremoto fa ritorno in Inghilterra per essere affidata a Lord Craven, fratello della madre.
Per Mary le difficoltà non sono poche:abituarsi a vivere in un paese totalmente diverso dall’India e per di più in una grande casa deserta, se non per la presenza della governante Mrs Medlock, non è facile, ma un giorno conosce Deacon, un coetaneo povero fratello di una delle domestiche, con il quale stringe una forte amicizia; i due bambini scoprono che nella tenuta c’è un giardino seminascosto e abbandonato da anni, e all’insaputa di tutti decidono di prendersene cura…
Tratto dall’omonimo classico per ragazzi (1910 ) di Frances Hodgson Burnett, è un bel film adatto sia ai bambini che agli adulti, soprattutto quelli che hanno amato (o amano) il libro.
E’ un film permeato da un’atmosfera di mistero e magia, sottolineata anche da una fotografia “morbida”e abbastanza luminosa, soprattutto nelle scende ambientate nel giardino o all’aperto, a cui è contrapposta l’oscurità che predomina nelle stanze della casa dello zio.
La durezza di una realtà fatta di dolore (la morte dei genitori, la povertà, la malattia, la solitudine) contro la magia e la spensieratezza ingenua dei giovanissimi, capace di ridare speranza anche a chi è stato provato da un grande dolore.
Ottimi interpreti, sia tra gli adulti e tra i bambini, e una protagonista, Mary, per fortuna non petulante come tante altre sue “colleghe” letterarie o dei cartoni animati o film.
All’inizio del film c’è un cameo di Kate Winslet nel ruolo della mamma di Mary.
Avevo letto da bambina il romanzo, uno dei miei preferiti in assoluto.
RispondiEliminaIl fim non lo conosco, potrei recuperarlo perché sembrerebbe ben fatto.
Io quest'estate sul lago ho trovato un posto che mi ha ricordato questo libro. Passeggiavamo sul prato che divideva la spiaggia del lago e la montagna, poi in mezzo alle piante abbiamo trovato un piccolo cancello di legno, dentro un piccolo giardino. Abbiamo fatto anche delle foto. Sembrava di stare nel libro :D
RispondiElimina@Babol: io il libro non l'ho mai letto, nemmeno da bambina, ma mi è venuto voglia di farlo dopo aver visto questo film.
RispondiEliminaEsiste anche un cartone molto carino, lo guardava mia sorella da piccola.
@Nuvola: Caspita, che bello!Anche a me piacerebbe avere un mio "giardino segreto"...ma purtroppo, manca pure il giardino, anche non segreto, dato che sto in condominio.
Non ho mai letto il libro da cui è tratto, però il film mi è piaciuto.
RispondiEliminaRiesce a non essere noioso malgrado l'argomento non allegrissimo, e in quanto alla fotografia, hai ragione: è ottima.
E in ogni caso, per ciò che mi riguarda, una cosa che contempli la partecipazione di John Linch e di Maggie Smith, non può essere trascurata!
Ma che film delizioso che mi hai ricordato Tiziana! Me lo sono guardata un sacco di volte, ed ha continuato a piacermi negli anni, anche crescendo. Ora mi è venuta voglia di rivederlo perchè dovrei rispolverarlo un po'. Io non ho mai letto il libro, e raramente lo faccio dopo aver visto il film, perchè la mia fantasia sarebbe influenzata. Sono daccordo sulle luci e sulla rispettabile presenza della Smith, che io adoro. Non mi ero accorta del cameo della Winslet, ora sono curiosissima. Io non lo trovo noioso per nulla, e concordo pienamente con il termine "morbido". Mostra alla perfezione quell'aura di magia che permea l'età infantile e lo sguardo sulle cose che si ha in quegli anni. Io però non userei un termine duro come "ingenuità", poichè questa parola ricorda un po' il fatto di essere degli sciocchi. Io penso che, anzi, spesso i bambini avrebbero molto da ricordare agli adulti, che purtroppo crescendo si inaridiscono, non riuscendo più a godere di un semplice giardino senza, per una volta, chiudersi rigidamente in regole e costrutti mentali.
RispondiEliminaMi è piaciuta molto anche la tua presentazione (anche a me scappa sempre scritto uan anzichè una, alla tastiera), sembri una persona molto dolce, come me, non proprio standardizzata nella società, ma la tua patina di tristezza e pessimismo nei confronti di te stessa mi ha messo tristezza. Spesso anche io purtroppo la tiro fuori, nonostante abbia un'indole gioiosa.
P.S. le atmosfere di questo film non ti ricordano un po' quelle de "La Piccola Principessa" o di "Great Expectations", tra l'altro del mio amato regista messicano Alfonso Cuaròn? o ancora, un pochino, quelle del capolavoro "Oltre il giardino"?
RispondiEliminaHai notato il paragone fra IL GIARDINO SEGRETO e LA PICCOLA PRINCIPESSA, dato sono due romanzi della stessa autrice, Frances Hodgson Burnett (il terzo romanzo è IL PICCOLO LORD).
RispondiEliminaAnche di Great Expectations (in italiano PARADISO PERDUTO) c'è la recensione su questo blog, ma l'autore letterario è Charles Dickens.
Curaon è il regista di entrambi i film.
Grazie per le tue parole gentili, certo sapere che trasmetto a pelle la mia tristezza non è molto consolante, anche se in effetti è vero...