martedì 15 marzo 2022

C'era una volta il crimine, 2022


 Regia di Massimiliano Bruno, con Marco Giallini (Moreno), Gianmarco Tognazzi (Giuseppe), Giampaolo Morelli (Claudio ), Carolina Crescentini (Adele), Massimiliano Bruno (Gianfranco ), Giulia Bevilacqua (Lorella)



Stavolta Moreno e Giuseppe decidono di andare nel 1943 per rubare la Gioconda; Lorella e     rimangono nel presente per dirigere l'operazione, e al duo si aggiunge  Claudio , cugino di Lorella, insegnante precari appassionato di storia. Grazie alle sue conoscenze la missione funziona ma durante il viaggio di ritorno verso           a causa di alcuni contrattempi conoscono Adele e la figlia Monica (future nonna e mamma di Moreno). Quando la bambina viene rapita dai nazisti i nostri non hanno dubbi, la nuova missione è liberarla....




Terza parte della simpatica serie iniziata nel 2019 con "Non ci resta che il crimine": anche se, a mio parere, la storia poteva benissimo essere autoconclusiva, non mi son dispiaciuti gli altri due (il secondo devo ancora recensirlo). Poi i viaggi nel tempo son uno dei miei "desideri impossibili, quindi figuriamoci...!

Stavolta mancano Alessandro Gassman e Carlo Buccirosso (nella storia sono in carcere per il furto del Van Gogh del secondo film), ma abbiamo la "new entry" Giampaolo Morelli nel ruolo del cugino di Lorella, prof,precario frustrato (Come non capirlo!) dalle condizioni della scuola di oggi, e dalle indubbie capacità dato che è laureato in Storia. Come già faceva prevedere quel "pijamose la Gioconda!"proferito da Giallini alla fine del precedente capitolo, stavolta la missione a cui il gruppo si dedica è appunto trafugare il famoso dipinto, che nel 1943 assieme ad altre opere d'arte era stata tolta dal Louvre e conservata nel castello di Chambrod per metterle al riparo dalla guerra. Il film tuttavia non narra questa impresa perchè si parte proprio ad impresa compiuta, con il nostro terzetto che ora ha il problema di tornare nei pressi di Napoli il 7 settembre 1943 per tornare nel presente. A causa di alcuni contrattempi non ci riescono e, in fuga dai nazisti, trovano rifugio presso Adele, futura nonna di Moreno, che nel 1943 è una giovane vedova che aspetta ancora il ritorno del marito dal fronte russo. Facendosi appunto passare per amici del marito, i nostri ottengono la sua ospitalità e così Moreno ha modo di ritrovare anche la madre Monica, ancora bambina.

Rispetto al precedente film il ritmo è più scoppiettante, funzionale all'azione della storia; le parti migliori sono gli incontri dei protagonisti con vari personaggi storici (Sandro Pertini, Mussolini) e quelli d Moreno con la futura madre. I nuovi personaggi funzionano molto bene e in particolare Morelli si amalgama con il resto del gruppo; Renatino de Pedis fa una breve comparsa all'inizio e alla fine, dopo aver preferito tornare nel 1982 visto che nell'epoca attuale non si era trovato affatto bene. Inutile invece la ricomparsa del personaggio della Pastorelli solo per farla incontrare con la futura figlia, visto sopratutto che la donna è ancora viva. 

Molto divertente e godibile.





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