mercoledì 2 settembre 2020

Tutto tutto niente niente, 2012


 Regia di Giulio Manfredonia, con Antonio Albanese (Cetto La Qualunque/Rodolfo Favaretto  /Frengo Stoppato), Lunetta Savino (madre di Frengo), Nicola Rignanese (Pino),Manuela Ungaro (Gianna),Viviana Strambelli (Maria Assunta Maddalena), Fabrizio Bentivoglio (Sottosegretario).


 

Cetto la Qualunque e la sua giunta attraversano un momento di profonda crisi politica e personale; Rodolfo Favaretto sogna la secessione; Frengo Stoppato vive in un paese esotico ed è il leader del pensiero “Tutto tutto niente niente”,fondato sulla  massima libertà e fancazzismo.

Per reagire a situazioni diverse (la crisi sessuale per Cetto, il tradimento della moglie per Dolfo e una madre ultrareligiosa che lo vorrebbe beato ancora vivo per Frengo), i tre si buttano in politica, aiutati da un Sottosegretario intrallazzone, e ne combineranno di tutti i colori…

 
Seguito di QUALUNQUEMENTE, questo film comico  a mio avviso rappresenta perfettamente la realtà politica che viviamo ormai da anni, e anzi: oserei dire che se votassimo davvero Cetto o uno degli altri personaggi, le cose non potrebbero andare peggio di come vanno.

Antonio Albanese si “stripla” tratteggiando ottimamente i suoi tre personaggi, tutti difetti e nessuna virtù, anche se l’ambiente che li circonda e gli altri personaggi non sono certo da meno; da segnalare in particolare una bravissima Lunetta Savino invecchiata per fare la madre intrallazzona e fanatica religiosa di Frengo e un irriconoscibile Fabrizio Bentivoglio nei panni dell’inquietante sottosegretario.

Da vedere per ridere…sì, ridere per non piangere!!

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