martedì 16 gennaio 2018

La maschera di Zorro (The mask of Zorro), 1998



Regia di Martin Campbell, con Antonio Banderas (Alejandro Murieta), Anthony Hopkins (Diego de la Vega), Catherine Z- Jones (Elena Montero), Stuart Wilson (Rafael Montero).





California, 1821: il crudele governatore della California Rafael Montero scopre la vera ide tità di Zorro, lo spadaccino giustiziere amico dei poveri: è Don Diego De la Vega. Dopo averlo arrestato e rinchiuso in prigione, per vendetta incendia la sua casa causando la morte di Esperanza, la moglie di Diego, e prendendo con sè la figlia neonata Elena spacciandola per sua propria figlia.
Vent'anni dopo Don Diego riesce a fuggire, con lo scopo di vendicarsi di Montero






Rivisitazione moderna (ormai datata 1998) di uno dei personaggi più amati in assoluto; una rivisitazione che non fa rimpiangere i film più classici e può piacere a tutti gli appassionati di Zorro, visto che ha avuto giudizio positivo anche da mio papà, fans sfegatato e oltretutto non proprio amante di quelli che lui chiama "film moderni"! (sic!)
A dire la verità non ho molto gradito l'incipit: forse sarò troppo purista, ma non ho molto capito il senso di mettere Hopkins come Zorro vecchio, stanco, segnato dalle disgrazie che vuole trovare un "erede" che lo vendichi...potevano fare che era un' altro personaggio, Zorro lo avrebbe aiutato comunque no?
Comunque sia la scelta è stata questa, e passandoci sopra il film è molto godibile, per alcuni aspetti mi ha ricordato "I tre moschettieri" con Gene Kelly, uno dei miei film favoriti di quando ero piccola: un mix di avventura, sentimento e divertimento, con protagonisti ben tratteggiati come personaggi e ben interpretati dai rispettivi attori. Tutto sommato una cosa semplice in stile classico, quindi sempre apprezzabile a mio avviso. In più, una forte presenza femminile con il personaggio di Elena, un'eroina bella e coraggiosa, educata come una gran signora ma allo stesso tempo dal temperamento indomito e niente affatto predisposta alla sottomissione.

Come da trama, ci viene presentata inizialmente una versione inedita di Zorro: l'originale è un uomo vinto dalle sofferenze e roso dal desiderio di vendetta, che vedrà una forma di riscatto nel "passaggio di testimone" con un erede più giovane e altrettanto motivato (deve vendicare la morte del fratello, anch'egli vittima di Montero); alla fine il rapporto sarà molto simile a quello padre-figlio e sancirà l'effettiva nascita di un nuovo Zorro. Ho trovato Antonio Banderas (primo attore di origine ispanica a interpretare il personaggio) davvero ottimo nella sua interpretazione: bello, atletico, simpatico e sbruffone al punto giusto, perfetto in coppia con la bellissima e intrepida Catherine Z- Jones; altrettanto bravo Anthony Hopkins nel ruolo dell'anziano mentore. Insomma un  trio perfetto per questo tipo di film.
Il film è stato girato in Messico e ad Orlando (Florida); nel 2005 ha avuto un seguito "The legend of Zorro", che seppure di minore successo mi è sembrato altrettanto meritevole.







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