giovedì 19 novembre 2015

Il ponte di Waterloo (Waterloo Bridge),1940



Regia di Mervyn Le Roy, con Vivien Leigh (Myra Lester), Robert Taylor (Roy Cronin ), Virginia Field (Kitty),Lucile Watson (Mrs Cronin).



1914: il  soldato Roy conosce la ballerina Myra ed è subito amore: quando lui parte per la guerra Myra si trova in serie difficoltà, in quanto viene estromessa dal corpo di ballo ed è sola al mondo.
Purtroppo arriva una terribile notizia: Roy è morto al fronte. Davanti a quest'ennesimo colpo del destino, la povera Myra cede al dolore e comincia a prostituirsi.
Ma dopo qualche tempo, Roy torna: la notizia era falsa e il giovane, che ovviamente non sa nulla, torna come promesso dalla sua amata, per presentarla alla famiglia e chiederla in moglie....



Melodrammone ma con stile, il film è il remake dell'omonimo film del 1931 a sua volta tratto da una piece teatrale ( ) di Robert Sherwood.
Inizialmente Roy doveva essere interpretato da Laurence Olivier, all'epoca marito della protagonista Vivien Leigh e suo partner in vari film; non si sa per quale motivo, il divo rinunciò e venne chiamato al suo posto Robert Taylor, che così cominciò una breve ma intensa carriera come sex symbol.
La storia, come detto, è toccante e drammatica al massimo; anche chi non ne sa nulla presagisce sin dall'inizio (complice anche un inizio "a flashback") un senso di fatalità che incombe sul film. Molto buone le interpretazioni dei due protagonisti, entrambi al massimo della loro forma (ed in fatti i due attori dichiararono diverse volte, nel corso delle loro vita, che consideravano questo uno dei migliori film della loro carriera)- anche se io ho trovato lui un po' incolore- ed anche dei coprotagonisti, sopratutto la gentile madre di lui.
Uno degli elementi che contribuirono al successo  del film è la scena del ballo in cui per la prima volta si sente il pezzo musicale noto come "Valzer delle candele", tratto da un'antica ballata scozzese.
NEl 1940 il film ricevette una nomination all'Oscar per la colonna sonora.










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