venerdì 14 novembre 2014

Ultimo tango a Parigi, 1972



Regia di Bernardo Bertolucci, con Marlon Brando (Paul ), Maria Schneider (Jeanne),Jean Pierre Leaud (Tom),Massimo Girotti (Marcel),Laura Betti (Miss Blandish)


A Parigi, il maturo americano Paul,rimasto vedovo dopo il suicidio della moglie, incontra la giovane Jeanne, che sta per sposarsi con un coetaneo. Trai due scatta un'attrazione animalesca, per cui intrecciano una relazione sessuale senza nemmeno sapere i rispettivi nomi....


Altro film passato alla storia del cinema e considerato un indiscutibile capolavoro, che però alla sottoscritta ha fatto meno effetto delle acrobazie del criceto nella gabbietta.
Sarà perchè i film dove si abbonda con il sesso mi provocano l'effetto contrario all'eccitazione o anche solo alla curiosità, sarà perchè -senza mettere in discussione la bravura del regista- ho sempre sospettato che se non fosse stato per la sovrabbondanza di scene di sesso e conseguente censura durata anni, questo film non sarebbe diventato tutta 'sta leggenda.
Lapidatemi pure, ma l'ho trovato un film noioso, volutamente  pruriginoso (in effetti è dichiaratamente ispirato alle fantasie sessuali del regista),tecnicamente ben girato ma freddo; avrebbe anche l'obiettivo di esplorare l'animo umano nei suoi abissi, ma a mio avviso non è mettendo il sesso (per quanto fondamentale) in primo piano che si esplorano tali problematiche.
Recentemente il film è tornato alla ribalta per una polemica strumentalizzata dalla femministe riguardo alla famosa "scena del burro": Maria Schneider, morta nel 2011 tempo fa avrebbe dichiarato che la scena non era prevista nel copione e che si girò solo grazie a un "inganno" perpetrato dal regista ai suoi danni. Le femministe hanno accusato Bertolucci di essere uno stupratore, ma la cosa per me è assurda: su un set non c'è solo il regista, allora operai, tecnici assistenti e lo stesso Brando dovrebbero ricevere tutti la stessa accusa....assurdo.
I due interpreti si mostrano adeguati ma in stile "compitino svolto", non li ho trovati per nulla coinvolgenti e tantomeno sensuali; in particolare un Brando già sfatto che, a dire la verità non mi ha mai fatto impazzire come attore.
Ricordo di essere arrivata alla fine di questo film con un grande sospiro di sollievo...e il solito dubbio amletico: è film-fuffa o sono i che non capisco nulla di cinema?





2 commenti:

  1. E' che ti manca la prospettiva. Io ai tempi non l'ho visto, sia perché ero un bimbetto, sia perché la pellicola è stata rapidamente ritirata dagli schermi e, alla fine di un lungo iter processuale, fisicamente distrutta in quanto oltraggiosa.
    Quello che oggi può sembrare noioso e scontato, negli anni settanta in Italia era considerato eversivo. Al punto tale da condannare il regista alla galera.
    La freddezza, il grigiore, sono evidentemente voluti. La ricerca del sesso fine a se stesso è vista come degradante e porta alla catastrofe. Non è dunque un film pornografico, semmai il contrario. Credo che fosse questo il motivo che creò scandalo ai suoi tempi. Anche allora di pornografia ne girava parecchia, ed era tranquillamente tollerata. Bastava tenerla nascosta.
    Una storia come questa che parlava apertamente di sessualità era invece considerata peggio che sconveniente. Inaccettabile.

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    1. Sarà che mi manca la prospettiva, del resto non sono la critica o la cinefila perfetta. Una cosa è sicura: se non mi viene sonno poss sempre vedere un pezzo di "Ultimo tango a Parigi".

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