Regia di Mariano Cohn, con Penelope Cruz (Lola ), Antonio Banderas (Felix Rivero), Oscar Martinez (Ivan Torres),
Humberto Suarez, imprenditore 80enne, decide di finanziare un film che- nelle sue intenzioni- dovrà entrare nella storia del cinema come capolavoro. Per fare ciò vuole solo il meglio sulla piazza in questo campo: così dopo aver acquistato i diritti del romanzo di un Premio Nobel, ingaggia l'eccentrica Lola , la regista e sceneggiatrice più in auge del momento, e come protagonisti due tra i divi più richiesti: Felix Rivero e Ivan Torres, che interpreteranno due fratelli- rivali.
I due attori sono totalmente all'opposto, e da subito fra loro sono scintille; la regista non è da meno e continua a gettare benzina sul fuoco col pretesto di tirare fuori da loro la migliore performance possibile....
Simpatica e feroce commedia che esplora le dinamiche del mondo dello spettacolo e del cinema, esasperandole da un certo punto di vista ma forse nemmeno troppo, visto ciò che mi è capitato spesso di leggere riguardo i racconti dei set cinematografici di svariati film.
Ha qualcosa di pirandelliano questa storia di tre personalità considerate le più grandi nel mondo del cinema nel rispettivo campo, e sicuramente sono "grandi" in quanto a ego ed eccentricità: Lola regista visionaria fino all'esasperazione. Ivan attore intellettuale"di nicchia" fiero di esserlo, Felix al contrario divo da blockbuster, copertine di riviste e social, superficiale e appariscente. Tre personaggi (più che tre persone) a mio avviso schiavi dell'immagine che il mondo a cui appartengono li ha inchiodati, oltre che delle proprie personali fisime e del proprio egocentrismo: il film è permeato prima di tutto dall'assoluta incapacità di ognuno dei personaggi di ascoltare anche solo minimamente gli altri, e di conseguenza dalla mancanza di dialogo che ne deriva. Nessuno ha ragione e nessuno è perfetto, anzi: così seguiamo il progredire della lavorazione di questo surreale film fino al finale, non del tutto inaspettato, che arriva dopo un secondo tempo un po' meno interessante del primo e forse un attimino troppo lungo.
I tre protagonisti sono perfetti nei loro tre personaggi, il ritmo della storia è serrato e altalenante tra momenti di apparente apertura dei personaggi fra di loro subito sbugiardati da dispetti e meschinerie. La seconda parte a un certo punto appare un po' tirata per le lunghe, secondo me alcune cose (riguardanti principalmente il personaggio della figlia del finanziatore) sono sostanzialmente inutili, a parte ciò il film funziona ed è godibile.
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