Regia di Brett Haley, con Elle Fanning (Violet Markey), Justice Smith(Theodore Finch),Luke Wilson (James), Alexandra Shipp (Kate).
La 18enne Violet, sopravvissuta a un incidente stradale in cui è morta la sorella Eleonor, è rimasta però traumatizzata al punto che un anno dopo, non riuscendo a riprendersidal dolore, tenta il suicidio. Fortunatamente mentre sta per buttarsi da un ponte viene salvata da Theodore, un ragazzo frequentante la sua stessa scuola, il quale prende a cuore i problemi della ragazza e decide di fare amicizia con lei, scegliendola come compagna per un lavoro di coppia assegnato da un professore: scoprire il posto perfetto dove essere felici....
Tratto dal romanzo omonimo ( ) di Jennifer Niven, è un tipico teen drama che, seppure meno banale di altri titoli, non lascia troppo il segno...o almeno questa è la mia opinione di ormai 41enne
I due protagonisti, resi molto bene dai loro interpreti qualunque cosa si possa pensare del film, sono due giovanissimi già pesantemente segnati dalla vita: lei, Violet, soffre da un anno per la tragica morte della sorella in un incidente stradale avvenuto quando anche la ragazza si trovava in auto con lei (e infatti rimase gravemente ferita); lui, Theodore, invece è affetto da una malattia psichica che inficia non poco i rapporti umani, ma nonostante ciò non ha perso il suo ottimismo e la sua voglia di combattere per il proprio futuro. In particolare non ha perso la propria empatia, che lo spinge a cercare e coinvolgere a ogni costo la ragazza che ha salvato dal suicidio, e dopo aver conosciuto la sua storia, a entrare nella sua vita con insistenza (a dire la verità inizialmente la cosa risulta un po' troppo fastidiosa e invadente, e non solo a Violet) proprio con l'obiettivo di aiutarla.
A essere sincera questo incipit e le motivazioni di Theodore non mi sono sembrate nè molto convincenti nè sufficientemente spiegate all'interno del film, ma dato il tipo di film la cosa non stupisce e ci si passa sopra con facilità, continuando la visione: la storia si pone come un mix tra il racconto di formazione e il teen- melò sentimentale, esplorando i caratteri e le motivazioni di entrambi i protagonisti e la nascita della loro storia, mentre procedendo la situazione si ribalta: lei ritrova il sorriso e la voglia di vivere, lui si lascia prendere dai propri fantasmi e dalla propria malattia mettendo a rischio il rapporto con conseguenze dolorose. Tra i due personaggi quello meglio sviluppato (e più credibile) è quello di Violet, mentre Theodore risulta un mix poco coeso di voglia di vivere alternata a serie difficoltà caratteriali dovute in parte alla malattia. Più interessanti i personaggi dei due genitori di Violet, due persone colpite da una tragedia terribile come la morte della figlia maggiore che devono imparare a convivere con esso e andare avanti per amore della figlia rimasta.
Tutto sommato guardabile, anche se il genere non può piacere a tutti.
Avevo letto il libro qualche anno fa e mi era sembrato "carino" rispetto al tema trattato. Ero curiosa di vedere il film ma ti giuro che non sono riuscita ad andare oltre i 5 minuti, forse dovrei anche io riuscire a chiudere un occhio e dargli una seconda opportunità 🙊
RispondiEliminaTieni conto che preso per quello che è, un teen drama non troppo approfondito.
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