venerdì 11 giugno 2021

La stagione della caccia, 2019


Regia di Roan Johnson, con Francesco Scianna (Fofò La Matina), Miriam Dalmazio ( Nton'tò),Donatella Finocchiaro (Donna Matilde), Tommaso Ragno (Filippo Peluso), Ninni Bruschetta (Padre Macaluso), Alessio Vassallo (Nenè Impiduglia), Giorgio Marchesi (Emiliano Saint Vincent),


Vigata, 1880: Alfonso la Matina, detto Fofò è un farmacista di umili origini da poco ritornato nel paese natale da cui se ne era andato da bambino dopo la morte del padre. Apre la farmacia del paese diventando un punto di riferimento per i vigatesi di ogni ceto. Parallelamente abbiamo la storia del marchese Peluso e della su famiglia, che non se la passano benissimo: in poco tempo, uno dopo l'altro, muoiono l'anziano padre del marchese e il figlio Federico, avvelenato dai funghi. Mentre la moglie dl marchese non si rassegna e vorrebbe fare delle indagini personali e mentre lo stesso marchese si rassegna e cerca consolazione altrove, si staglia nell'ombra la figlia maggiore Antonietta detta 'Ntontò, che sembra affascinata dal farmacista....



Tratto dal romanzo omonimo (1992) di Andrea Camilleri appartiene alla serie di film per la tv tratti appunto dai romanzi non appartenenti alla serie del Commissario Montalbano e intitolati appunto "C'era una volta Vigata".



Essendo questo uno dei miei romanzi favoriti  della cosiddetta serie "non di Montalbano" (come chiamo io i romanzi ambientati a Vigata ma non appartenenti alla serie di Montalbano)             confesso che avevo aspettative un po' alte riguardo a questo film e , per una volta tanto, non sono rimaste deluse, anzi: in certi momenti ho ritrovato esattamente ciò che io stessa avevo immaginato durante la lettura. 
A cominciare dalla figura del sanguigno marchese Filippo Peluso interpretato ottimamente da Tommaso Ragno, protagonista che dal punto di vista morale è certamente discutibile ma che nonostante tutto riesce ad accattivarsi le simpatie del pubblico per la sua traboccante voglia di vivere; la giovane figlia 'Nontò, figura tragica di giovane donna per anni tenuta dal padre a fare da tappezzeria e che, proprio quando sembra avere raggiunto la felicità, subirà il colpo più devastante; il farmacista Fofò, che pianifica per anni in silenzio la propria vendetta e  su ìl quale fino all'ultimo non scopriamo la soluzione. 

Oltre ai vari personaggi di contorno (la moglie del marchese, il tenente dei carabinieri, i due servitori contadini) ottimamente scritti e interpretati, ognuno indimenticabile a modo suo. La storia, come già nel libro, è ricca di annedoti ed episodi minori brillanti ma anche di momenti di riflessione e a loro modo anche seri, il tutto mirato a raccontare una nobiltà decadente e al tramonto, in cui una parte fondamentale ha la terra di Sicilia con le sue bellezze e le sue miserie. Ottima ricostruzione anche di interni ed esterni, insomma davvero un ottimo prodotto sotto tutti i punti di vista, a mio avviso il migliore tra quelli realizzati e trasmessi finora della serie "C'era una volta Vigata".



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