sabato 17 novembre 2018

I Medici: Lorenzo il Magnifico (Medici: The Magnificent), 2018




Regia di Jon Cassar e Jan Maria Michelini, con Daniel Sharman (Lorenzo de Medici), Bradley James (Giuliano de Medici), Sarah Parish (Lucrezia Tornabuoni), Alessandra Mastronardi (Lucrezia Donati), Sean Bean (Jacopo de Pazzi), Matteo Martari (Francesco de Pazzi), Charlie Vickers (Guglielmo de Pazzi), Aurora Ruffino (Bianca de Medici), Raoul Bova (Papa Sisto V), Sebastian de Souza (Sandro Botticelli), Callum Blake (Carlo de Medici), Synnovea Karlsen (Clarice Orsini), Filippo Nigro (Luca Soderini), Jack Bannon (Angelo Poliziano), Francesca Del Fa (Novella Foscari), Matilda Lutz (Simonetta Vespucci), Tam Mutu (Galeazzo Sforza), Miriam Dalmazio (Bona di Savoia).


Firenze, 1475 circa: dopo la morte del padre Piero, Lorenzo e Giuliano de Medici si trovano da soli a fronteggiare la crisi del banc familiare e il governo della città. A ciò si aggiunge una vecchia rivalità con l'altra importante famiglia fiorentina, i Pazzi, composta dallo zio Jacopo e dai nipoti Francesco (un tempo amico di Lorenzo) e Guglielmo (segretamente innamorato di Bianca de Medici). Mentre Lorenzo segue la sua vocazione artistica promuovendo le arti in tutte le sue forme, gli scontri sono all'ordine del giorno....





Comincio dicendo subito che non ho visto la prima stagione de "I Medici", essendomi fermata alla seconda puntata per antipatia nei confronti del protagonista principale (Cosimo de Medici) e del suo inespressivo interprete, nonchè  di una storia a mio avviso molto noiosa. Ho comunque deciso di dare un'opportunità a questa seconda stagione anche perchè, oggettivamente, più interessante come periodo. La serie mi è piaciuta pur con tutti i suoi innumerevoli difetti: del resto chi critica dovrebbe tenere conto che una serie tv a sfondo storico NON E' un documentario, e quindi è normale romanzare parte della trama , anche se a volte si esagera.


Come da trama, sono passati una ventina d'anni circa dalla serie precedente, di cui abbiamo un lieve legame in ogni puntata dato che, all'inizio di ogni puntata, ci vengono mostrati dei ricordi di Lorenzo bambino assieme alla nonna Contessina e al fedele Marco Bello; Lorenzo e Giuliano sono ora adulti, Piero è invecchiato ed è ammalato, e i due figli si trovano a dover affrontare la grave crisi del banco familiare, a cui si aggiungono rivalità di vario tipo con altre famiglie. Su tutte, i principali nemici dei Medici sono i Pazzi, capeggiati dal terribile Jacopo, che ha allevato i nipoti Francesco e Guglielmo (da bambini amici dei ragazzi Medici), nell'odio per i nemici. Qui le cose sono messe in modo abbastanza macchiettistico: da una parte abbiamo i Medici, che sono buonissimi e bellissimi, dall'altra i Pazzi che sono delle vere e proprie mexxxxcce umane, sempre vestiti di nero e talvolta pure brutti. Fanno eccezione Francesco e Gugliemo, il primo perchè in effetti è il personaggio più interessante, dotato di svariate sfaccettature e il secondo perchè protagonista di una storia stile "Romeo e Giulietta" con Bianca, la sorella di Giuliano e Lorenzo: i due ragazzi, che già da bambini erano stati promessi sposi (ma Jacopo aveva poi cancellato il tutto), si ritrovano da grandi e si innamorano nonostante la rivalità delle rispettive famiglie: arrivano a pianificare la fuga per costringere ad accettare le nozze, pensando anche di portare la pace tra le famiglie, ma così sarà solo per poco tempo.
A dire la verità, mi pare si sia scelto di sviluppare alcune storie e personaggi a scapito di altri più interessanti: ad esempio, sia Giuliano e Simonetta che Bianca e Guglielmo non hanno davvero ragione di avere tutto quello spazio, in particolare i primi visto che la loro storia è basata, di fatto, sul nulla (perchè si sono innamorati? perchè sono belli?), e il personaggio di Lucrezia Donati non solo è inutile, ma pure insopportabile e interpretato malissimo da una Alessandra Mastronardi completamente fuori parte.
Al contrario è stata molto sacrificata la coppia Francesco/Novella, a mio avviso potenzialmente molto più interessante; un po' meglio è andata alla coppia Lorenzo/clarice, dove comunque la palma d'oro va a lei, un personaggio davvero ben riuscito: una giovane donna che nemmeno voleva sposarsi, e che comunque riesce con fatica a diventare complice del marito guadagnandosi non solo il suo rispetto (come aveva chiesto), ma alla fine anche l'amore. 
Costumi molto belli, anche qui con qualche inesattezza di troppo (ma davvero una dama dell'epoca poteva andarsene in giro con scollature di quel tipo?!), paesaggi ovviamente spettacolari e il giusto pathos nell'ultima puntata, dove si svolge l'evento saliente della storia: la famosa "congiura dei Pazzi", ovvero l'attentato, il giorno di Pasqua   , ai Medici, dove rimase ucciso Giuliano e Lorenzo si salvò per un pelo. Bella ricostruzione del fatto e della successiva vendetta, come non ci si poteva aspettare altrimenti. Interessante comunque notare il fatto che si sia scelto di far risalire la rivalità tra le due famiglie ad antichi dissapori alcuni dei quali precisati, altri meno, nonostante i bambini fossero cresciuti insieme e fossero stati molto amici. In fondo è un modo per esplorare in modo credibile il rapporto amore-odio tra Francesco e Lorenzo, tra i quali ho preferito il primo, dolorosamente diviso tra la lealtà alla famiglia e allo zio che l'ha cresciuto come un padre, l'affetto per l'antico compagno d'infanzia, e il senso di ingiustizia per lo strapotere della famiglia rivale. 
Giuliano, pace all'anima suo, è solo bello e basta, in questa storia serve solo per la sua fine. 
Venendo da "The white queen" (ambientata più o meno nello stesso periodo) questa è stata una passeggiata, perlomeno non ha riservato infelici sorprese. 


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