domenica 7 maggio 2017

Maradonapoli, 2017



Regia di Alessio Maria Federici



Il documentario racconta gli anni "napoletani" di Diego Armando Maradona, ricostruendo cosa ha voluto dire il calciatore per la popolazione e per la cultura, non solo sportiva, della città....



Nonostante non segua quasi per nulla il calcio, ho voluto andare a vedere ugualmente questo documentario in quanto Maradona è stato sicuramente uno dei personaggi famosi che ha segnato la mia infanzia negli anni '80: chi non ha mai cantato, giocando, la canzoncina "ho visto Maradona, ho visto Maradona"?Chi- mi riferisco a a chi giocava a calcio- non lo ha mai imitato, magari sognando di diventare come lui? Oserei dire che è stato il calciatore più importante di quegli anni...ma non me ne intendo di calcio, e quindi prendete il mio parere in tal senso.
E' indubbio che per la città di Napoli e i napoletani è stato qualcosa di molto più di tutto questo, se ancora oggi (cosa sottolineata più volte durante il filmato) nascono bambini chiamati Diego proprio in suo onore, e se ancora oggi ragazzi che non erano nemmeno nati negli anni d'oro del Napoli lo prendono come modell e come mito, spinti non solo dai racconti di genitori e nonni. Oserei dire che Napoli ha un vero e proprio culto per Maradona, amato al pari di San Gennaro (in alcuni dipinti mostrati nel documentario, Maradona è seduto accanto a San Gennaro in Paradiso...), che ancora oggi rappresenta una parte molto importante della città.
Il perchè non è difficile capirlo, se si conosce anche poco la storia del calciatore (che lui stesse spiega in una breve intervista mostrata nel filmato): Maradona nasce in Argentina da una famiglia povera, vive la sua infanzia e la sua prima giovinezza per le strade, faticando, facendo sacrifici, spesso non avendo il necessario. Il calcio lo salva e proietta lui e la sua famiglia nel benessere. Per questo , in una città purtroppo molto problematica, con vari dislivelli sociali, e all'epoca ancora piagata dal terremoto del 1980, lui rappresenta il simbolo di chi ce l'ha fatta, un esempio per tutti i ragazzi di strada come è stato anche lui; rappresenta il riscatto che lo sport (in generale, non solo il calcio) offre ancora oggi a molti.
Nel filmato vengono intervistate molte persone. sopratutto di quartieri poveri, che raccontano il loro legame con Maradona, i loro ricordi, la loro passione: è un omaggio sincero, affettuoso e caloroso, che perdona gli errori dell'uomo facendolo entrare di diritto nel mito. Affetto che Maradona ha sempre ricambiato, del resto.
Una visione interessante non solo per gli amanti del calcio e di Maradona.


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