venerdì 22 gennaio 2016

Quo vado?, 2015




Regia di Gennaro Nunziante, con Luca Medici (Checco Zalone), Sonia Bergamasco (Dottoressa Sironi),Ludovica Modugno (mamma di Checco), Maurizio Micheli (padre di Checco),Lino Banfi (Nicola Binetto),Eleonora Giovanardi (Valeria Nobili),





A 38 anni Checco vive la vita ideale che aveva sempre sognato fin da bambino: vive ancora con i genitori con la mamma che gli fa trovare le camicie perfettamente stirate e il cibo perfettamente cucinato, è fidanzato con una donna che non ha alcuna intenzione di sposare e sopratutto, ha il posto fisso nell'ufficio comunale davanti casa.
La sua vita perfetta viene sconvolta dall'abolizione delle province; come molti dipendenti pubblici in Italia, Checco viene convocato a Roma dalla dirigente Sironi, che gli prospetta due scelte: dimissioni volontarie o trasferimento in altra sede.
Checco, lungi dal voler abbandonare il suo posto fisso, mette a dura prova i nervi della Dottoressa Sironi facendosi trasferire in ogni parte d'Italia; non riuscendo a ridurlo a più miti consigli, la donna arriva a farlo trasferire al polo Nord presso una spedizione italiana, dove conosce Valeria......



Come scritto nel precedente post, non sono riuscita a vedere questo film con serenità e obiettività. Non sono una fan di Zalone, ma il precedente "Sole a catinelle" mi aveva reso simpatico questo personaggio e la sua comicità, almeno quel tanto che basta per non disdegnare a priori un suo film.
Ma stavolta beh....che dire: da italiana che dopo 16 anni di precariato sogna il posto fisso (perchè non me ne importa un fico secco di andare a vivere in Africa o di girare il mondo e vivere un po' qui e un po' li...sarà un mio diritto o no?!), perchè sa benissimo che solo con uno stipendio fisso puoi costruirti una vita degna di questo nome, l'ironia di Zalone sui dipendenti pubblici non mi ha fatto per nulla ridere.
Certo il comico è stato ben attento a prendere di mira alcune categorie di dipendenti pubblici, mentre altre le ha lasciate stare forse consapevole che insegnanti, medici, infermieri e forze dell'Ordine non sono poi così inutili e fannulloni, e che spesso devono affrontare problemi come : mancato rinnovo del contratto, tagli, regole che cambiano da un giorno all'altro e sopratutto insulti e pregiudizi che colpiscono a prescindere chiunque lavori nella PA (anche i precari!); ma vista la situazione (in cui viene tra l'altro ribadito che i diritti in realtà sono "privilegi") ciò mi ha provocato amarezza e non mi ha affatto divertito.
Ho apprezzato molto Sonia Bergamasco in un ruolo comico, ho apprezzato la colonna sonora e altre varie cose, ma per il resto non mi sono affatto goduta lo spettacolo.
Che ve devo dì....

P.S: a quando un film sui negozianti e le partite IVA che evadono le tasse? Quelli non rovinano l'Italia vero?




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