martedì 13 aprile 2021

Chicago, 2002


Regia di Rob Marshall, con Catherine Zeta-Jones (Velma Kelly), Reneè Zellwegger (Roxie Hart), Richard Gere (Billy Flinn), John C. Reilly (Amos), Queen Latifah (Mama).



Chicago, 1925: Roxie Hart, giovane casalinga frustrata sposata col meccanico Amos, uccide il proprio amante dopo aver scoperto che non è minimamente in grado di farla entrare nel mondo del cinema (come lei deisdera e come lui le aveva raccontato per ingraziarsela); per questo viene arrestate e condotta nello stesso carcere dove, tra le altre detenute, c'è anche Velma Kelly, stella del cabaret arrestata per l'omicidio del marito e della sorella.
Dato che per Roxie le cose si stanno mettendo davvero male, il marito riesce a reclutare come avvocato Billy Flynn,il migliore avvocato della città, famoso per la sua totale assenza di scrupoli, che è anche l'avvocato di Velma...



Nei primi anni 2000 il genere del musical, da parecchi anni ormai in disuso ( a parte qualche rara capatina negli anni '90,tipo "Tutti dicono I love you" di Woody Allen) tornò in auge per qualche tempo regalandoci altri capolavori del genere, tra cui questo "Chicago", versione cinematografica di un musical del1975.
Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto negli anni'30, è la storia di due assassine senza scrupoli che non sono non pagheranno per i crimini commessi, ma diventeranno pure acclamate attrici realizzando i loro sogni di fama: una storia cinica e irriverente narrata in tono scanzonato e premiando (anche se solo fino a un certo punto) la mancanza di scrupoli e la scaltrezza rispetto ad altri valori. 
Nè Roxy nè Velma infatti hanno particolari doti- nemmeno artistiche, anche se la seconda    -  oltre al loro bell'aspetto, alla mancanza di scrupoli e alla scaltrezza; l'avvocato Billy Finch ha una buona dose di empatia che però usa solo per secondi fini, per entrare in contatto con persone ingenue (tipo il marito di Roxy) e carpire la loro fiducia sfruttandola, usandoli e poi buttandoli quando non servono più. 

Eppure i tre personaggi arriveranno ai vertici delle rispettive carriere, non senza il plauso del pubblico che pur conosce bene le loro personalità. 
Oltre che su musiche accattivanti e un'atmosfera "old fashion" luccicante il film si basa molto su ottime performance da parte del gruppo di attori, i quali hanno eseguito di persona tutte le parti ballate e cantante dei loro personaggi. Tra le due protagoniste personalmente ho preferito di gran lunga l'affascinante Velma di Catherine Z. Jones (che tra l'altro ha anche una motivazione di base un poco più seria per il proprio crimine, pur senza volerlo giustificare). 
Nel 2003 il film ha vinto sei Premi Oscar: miglior film, migliore attrice non protagonista (Catherine Z. Jones), scenografia, sonoro, montaggio e costumi. 





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